Restauro conservativo del Coccodrillo-fontana di Villa Adriana
Villa Adriana. Maggio 2021 – Giugno 2021
Nel maggio del 1955, sulla banchina orientale del canale del Canopo, venne alla luce una eccezionale scultura, raffigurante un coccodrillo stante su una base rettangolare, con le corte zampe piegate, la testa sollevata e le fauci aperte. Scolpita in marmo cipollino, sfruttando le venature del materiale per rendere gli aspetti cromatici e materici della pelle dell’animale, l’opera era destinata all’utilizzo come fontana, come si evince dai resti della tubatura in piombo visibile all’interno della bocca. In origine quindi la scultura (uno dei rarissimi esempi in cipollino ad oggi conosciuti) era perennemente bagnata dall’acqua e assumeva un tono verde scuro olivastro particolarmente realistico. Il coccodrillo era stato verosimilmente realizzato da un unico blocco di marmo; la coda e la parte di base pertinente risultavano imperniate, come suggeriscono i fori relativi all’ancoraggio. Il corpo dell’animale fu rinvenuto distaccato dalla sua base e mancante di parte del muso, della zampa posteriore destra e della coda. Dopo la scoperta l’opera fu ricomposta e collocata, assieme al ciclo statuario rinvenuto nei medesimi scavi, nell’edificio lungo la sponda occidentale del Canopo appositamente sistemato e adibito ad Antiquarium.
Le fragilità esistenti nei punti di giuntura fra il corpo della statua e la sua base, rese evidenti anche dalla presenza di fratturazioni sia sulle stuccature passate che localizzate orizzontalmente lungo le venature del marmo, hanno reso necessario un intervento di restauro finalizzato alla revisione delle integrazioni precedenti e al fissaggio di possibili zone di distacco per permetterne la movimentazione in sicurezza.
L’intervento conservativo, eseguito dalla ditta Carlo Usai Restauro, ha avuto come scopo primario quello di consolidare le parti del manufatto più critiche e sollecitate, in modo da garantirne in primo luogo la stabilità. Sono state quindi rimosse le stuccature precedenti e smontate le vecchie integrazioni in gesso al fine di verificare la presenza di problematiche, distacchi, eventuali vincoli precedenti. Le fratturazioni sono state consolidate mediante infiltrazioni di resina acrilica mentre le vecchie stuccature sono state sostituite con riempimenti adesivi a base di resina epossidica e frammenti di laterizi per rendere solidali il corpo dell’animale e la sua base.
Per rimuovere gli strati superficiali di protettivi alterati relativi a passati interventi, è stata effettuata una pulitura mediante idoneo solvente supportato in argille estrattive; in questo modo è stato possibile recuperare parzialmente l’intensità della policromia peculiare del marmo cipollino, in parte ormai purtroppo perduta a causa della forte erosione subita dal materiale nella sua storia conservativa. Dopo la pulitura le superfici sono state protette con l’applicazione di resina acrilica in soluzione.
Le nuove stuccature sono state realizzate mediante calce idraulica e polveri di marmo colorate e successivamente equilibrate cromaticamente ove necessario; le parti di ricostruzione precedenti ancora idonee dal punto di vista conservativo ed estetico sono state mantenute, accordandole cromaticamente al resto.