Restauro e risanamento conservativo del solaio di copertura del Magazzino “B” del Santuario di Ercole Vincitore
CENNI STORICI
Il Santuario di Ercole Vincitore è uno dei maggiori complessi sacri dell’architettura romana di epoca tardo-repubblicana, con funzioni religiose, politiche e commerciali, situato in una posizione strategica sul passaggio obbligato tra il bacino superiore e quello inferiore del fiume Aniene, in un punto di naturale collegamento tra la costa tirrenica e quella adriatica, fondamentale per l’esercizio della transumanza.
Il monumento è caratterizzato da un utilizzo ininterrotto, fino ai nostri giorni, durante il quale ha sviluppato una vocazione agricola e di insediamento monastico in epoca post-antica, e poi una forte vocazione industriale, per la grande presenza di acqua sfruttabile a fini produttivi, che lo ha trasformato in fabbrica di armi e polveriera (XVII sec.), fonderia per cannoni (Luciano Bonaparte, 1802), industria tessile e siderurgica (1815), in ultimo centrale per la distribuzione di energia idroelettrica (Società per le forze Idrauliche, 1846) e cartiera (Società Cartiere Tiburtine, 1887), quest’ultima attiva fino agli anni Cinquanta del XIX secolo.
Il complesso è pertanto un raro caso di sito che, utilizzato fino a pochi decenni fa, ha subito sostanziali modifiche divenendo un’inscindibile unità di strutture antiche, tracce riconducibili alla presenza monastica e alle tradizioni rurali, e dei manufatti industriali.
In particolare, la riutilizzazione come Cartiera Mecenate, ad opera della famiglia Segrè dal 1887, disposta principalmente a ridosso del podio del Tempio e della parte di Triportico rimasta in piedi, sul lato nord-est del complesso, vede dopo la saturazione di questi spazi anche il fiorire nei decenni successivi, quelli di massima espansione della produzione cartaria, di alcune strutture ex novo, costruite a ridosso delle altre strutture romane: accanto all’attuale Antiquarium ed a ridosso dell’imbocco da nord della Via Tecta, su entrambe i lati. Le strutture attualmente esistenti, in ferro e cemento armato, hanno contribuito alla parziale conservazione delle testimonianze antiche, rappresentando oggi uno straordinario patrimonio di archeologica industriale. L’attività della Cartiera, la cui area già dal 1950 viene ceduta al Demanio, si conclude nel 1956 e con essa termina anche il processo di riutilizzo industriale del Santuario.
OGGETTO DELL’INTERVENTO
Il Magazzino “B” è stato realizzato nel periodo di massima fioritura dell’industria delle cartiere, su progetto dall’ingegnere Emo Salvati, nei primi anni ’30. Presenta una conformazione planimetrica rettangolare e confina sul lato nord-ovest con la via Tecta, sul versante sud-ovest con una struttura in muratura preesistente, che immette direttamente alla zona del Triportico, mentre a sud-est risulta parzialmente a contatto con il terrapieno della strada. Originariamente realizzato per ospitare il deposito di carta in partenza e carta da macero, il fabbricato è realizzato con struttura intelaiata monopiano in cemento armato e ricopre una superficie di circa 400 mq. La struttura in calcestruzzo armato gettato in opera si compone di elementi portanti verticali che vanno a sostenere il solaio di copertura, costituito da un graticcio di travi principali e travi secondarie rese solidali dalla soletta di completamento.
STATO DI CONSERVAZIONE
Prima dell’intervento di restauro lo stato di conservazione delle strutture evidenziava fenomeni di degrado ed ammaloramento di differente entità che interessavano le strutture portanti del solaio di copertura. Le problematiche riscontrate, quali il distacco del copriferro e l’ossidazione delle armature, erano riconducibili, oltre che alle tradizionali cause di degrado del calcestruzzo, anche ai consistenti fenomeni di infiltrazione di acqua piovana che avevano interessato la copertura per anni a causa dell’assenza di un adeguato sistema di impermeabilizzazione.
IL PROGETTO E L’INTERVENTO DI RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO
Al fine di effettuare le opportune verifiche, la struttura è stata modellata attraverso un software agli elementi finiti schematizzando travi e pilastri con elementi tipo “frame” (elementi monodimensionali) e la soletta di collegamento in c.a. con un elemento tipo “shell” (elemento bidimensionale). Le verifiche sugli elementi strutturali hanno evidenziato che, mentre le travi principali risultavano verificate, le travi secondarie presentavano una situazione di criticità ai carichi statici. Per tale ragione è stato progettato un intervento di consolidamento delle travi secondarie che permettesse di soddisfare le verifiche nella condizione di carico più gravosa, oltre che interventi di risanamento del calcestruzzo ammalorato e delle armature degradate.
Le fasi di rilievo e di indagine hanno permesso di elaborare un quadro conoscitivo completo del fabbricato in esame grazie al quale è stato possibile tracciare una mappatura del degrado ed elaborare quindi gli opportuni interventi.
Il progetto, redatto dalla F.A.C.E. s.r.l. – società di ingegneria, ha previsto primariamente l’esecuzione di interventi sugli elementi strutturali in cemento armato, attività necessarie per il ripristino della funzionalità costruttiva del solaio di copertura, che hanno compreso:
- Interventi corticali di ripristino del copriferro degli elementi in calcestruzzo per uno spessore pari al copriferro, realizzati con malte tissotropiche fibrorinforzate;
- Interventi di rinforzo sulle travi secondarie sottoposte, oltre che alle attività di ripristino dello strato corticale, anche a interventi di rinforzo strutturale consistenti nel posizionamento di armatura integrativa.
Il progetto ha compreso inoltre l’esecuzione di opere edili, ossia attività necessarie alla funzionalità e al decoro del fabbricato, che hanno compreso:
- Sostituzione delle partizioni in legno presenti al piano terra con delle recinzioni tipo “Orsogril” finalizzate a creare una zona di stoccaggio con conformazione planimetrica rettangolare;
- Esecuzione delle opere di finitura sulle pareti in muratura e sulle strutture verticali in c.a. (pilastri) necessarie a dare il lavoro finito.
RIFERIMENTI AMMINISTRATIVI
- determina n. 147 del 7 novembre 2019 (affidamento incarico di consulenza strutturale, piano di indagini e prove strutturali. Progettazione dell’intervento, Direzione Lavori, Coordinamento della sicurezza e Certificato di Regolare Esecuzione_F.A.C.E. srl)
- Decreto n. 4 del 28 gennaio 2021 (affidamento opere di restauro e risanamento conservativo del solaio di copertura del magazzino B del Santuario di Ercole Vincitore_Acanto Restauri srl)
- Inizio dei lavori 8 marzo 2021
- Fine dei lavori 9 febbraio 2022