Futuro anteriore: dopo la promettente ripresa del 2022, le VILLÆ si confermano cantiere culturale in divenire
COMUNICATO STAMPA
Ingressi più che raddoppiati e introiti da bigliettazione aumentati del 70% rispetto al 2021: anche se non si è ancora tornati ai livelli pre-pandemia, si è chiuso con un bilancio complessivamente positivo il 2022 delle VillÆ tiburtine (i due siti UNESCO e il Santuario di Ercole Vincitore, già Villa di Mecenate). Con un totale di 649.253 visitatori, l’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este ha registrato un incremento del 129% rispetto all’anno precedente (283.062), confermando un promettente trend di crescita e una nuova attenzione agli aspetti qualitativi dell’esperienza di visita dei propri ospiti. Anche il 2023 si è aperto nel segno di una significativa affluenza di pubblico: nonostante il periodo di bassa stagione, con 4.646 ingressi le VillÆ sono state il terzo istituto autonomo più visitato del Lazio durante la prima domenica gratuita di gennaio.
Alla base della grande forza attrattiva dei gioielli tiburtini non solo l’incommensurabile bellezza di due siti UNESCO come Villa Adriana e Villa d’Este, ma soprattutto la straordinaria capacità delle VillÆ di farsi laboratorio di idee, cantiere di pensiero per progetti e iniziative all’insegna di un dialogo continuo tra passato e presente.
Proprio l’investimento sulle attività culturali di questi eccezionali monumenti, che vengono visitati per oltre il 60% da ospiti stranieri (l’Istituto è l’unico ad avere un sito web in ben 9 lingue), è stato notevolmente ampliato e si è fatto ancora più inclusivo nel 2022, entrando in dialettica con la politica territoriale. Oltre all’offerta endogena, si è avviata una fitta attività progettuale ed espositiva che ha aperto la strada a nuove collaborazioni con istituzioni museali e culturali italiane e straniere. Si vedano, a titolo esemplificativo, l’attuale mostra agli Uffizi sul dialogo fra i Niobidi fiorentini e quelli conservati presso il Santuario di Ercole Vincitore, il partenariato con il Museo Nazionale Romano per la mostra Umano troppo Umano che ha previsto un percorso espanso presso la sede di Palazzo Massimo e, non da ultimo, la mostra personale di Luca Vitone, Eu Villa Adriana, che sta per concludersi presso il Museo d’Arte Contemporanea di San Paolo in Brasile. Nel creare nuove reti con una vasta platea di attori, non è mai stato trascurato l’indispensabile confronto con il territorio, che anzi ha visto il rafforzarsi di un coordinamento delle proprie collezioni con quelle di altri enti della regione laziale.
Meraviglie contemporanee con un cuore antico, le VillÆ sono oramai intese come un grande museo diffuso. In quest’ottica, lo scorso anno i siti di Villa d’Este, Villa Adriana e Santuario di Ercole Vincitore hanno ospitato diverse esposizioni temporanee caratterizzate dal dialogo continuo, e oramai metodologicamente caratterizzante, fra le nostre radici classiche e le emergenze contemporanee, riscuotendo, anche in questo caso, un successo di pubblico inatteso: Vita nova: arte in Italia alla luce del nuovo millennio, articolato progetto espositivo ideato dal direttore Andrea Bruciati per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante, apprezzato da oltre 220.000 visitatori dei due siti UNESCO; Le ossa della madre: Nicola Samorì, a Villa d’Este con quasi 60.000 ingressi; Umano troppo Umano: l’incontro fra il divino e l’umano per una diversa antropologia, nei tre siti principali con un numero di circa 270.000 ospiti e, infine, il format The Circular Institute al Santuario di Ercole Vincitore con più di 47.000 fruitori.
Anche quest’anno le mostre saranno il volano della valorizzazione dell’Istituto. Inaugurata il 7 dicembre 2022, proseguirà fino al 7 maggio a Villa d’Este Theatra Mundi: Pino Pascali, innovatore multiforme e poliedrico interprete, che in meno di cinque anni ha lasciato un segno profondo nell’arte contemporanea occidentale. Insieme alla personale I vinti di Davide Serpetti al Santuario di Ercole Vincitore visitabile fino al 10 aprile, il programma espositivo del 2023 sarà arricchito da nuove proposte articolate su tutte le sedi dell’Istituto.
Con la fine dell’emergenza pandemica, le VillÆ, in collaborazione con università e altri partner, sono poi tornate a organizzare e ospitare convegni internazionali, ben tre nel 2022, ponendosi come capofila della ricerca in diverse aree di studio, che vanno dalle figure di due grandi imperatori (Nerone e Adriano: le arti al potere), al giardino storico (Il giardino degli dei: il paradigma dell’antico nelle arti della villa) sino all’archeologia industriale (2° Stati Generali del Patrimonio Industriale). Vitalità e grande fermento dell’attività scientifica che trovano conferma nelle diverse pubblicazioni curate dall’Istituto. I volumi Ecce Homo, Umano Troppo Umano e Vita Nova pubblicati lo scorso anno, non si configurano come semplici cataloghi a corredo delle mostre, ma come significativi contributi al dibattito e alla riflessione in cui convergono competenze ed esperienze interdisciplinari.
In tema di fruizione, aperture straordinarie sono state organizzate per garantire ai visitatori la conoscenza di aree spesso inaccessibili, come le inattese Cento Camerelle di Villa Adriana o il prezioso Laboratorio di Antropologia Fisica del Santuario di Ercole Vincitore. Una stabile apertura al pubblico del Mausoleo dei Plautii è, altresì, l’ambizioso obiettivo che l’Istituto si è posto con l’entrata, lo scorso agosto, di questo tesoro dell’archeologia di Tivoli nella piena disponibilità delle VillÆ.
Non sono poi mancate visite tematiche e un’attenzione a pubblici specifici, come le famiglie e i bambini. Le VillÆ, per esempio, hanno partecipato alla 1a edizione di CineÒ Festival – Cinema in Ospedale, presentando Aqua magica a Villa d’Este (regia di Ylenia Azzurretti), un cortometraggio che porta alla scoperta del giardino voluto da Ippolito d’Este attraverso gli occhi di un bambino.
Oltre a un fitto cartellone di eventi dedicati a musica, letteratura, oleogastronomia locale e tradizioni del territorio, da Tivolio alla Giornata del Pizzutello, è stato poi il cinema d’autore uno dei protagonisti del programma culturale dell’Istituto. Giunto alla sua IV edizione, nel 2022 il Villae Film Festival si è arricchito di una nuova iniziativa, il premio METAMORPHOSIS, volto a sostenere la creatività nella videoarte. Con Centro di permanenza temporanea (2007), la prima edizione del concorso è stata vinta da Adrian Paci che così potrà girare un suo cortometraggio nel meraviglioso e cangiante giardino di Villa d’Este, vera e propria arte in divenire.