Intervento urgente alla Rotonda dei Cipressi

 

 

I nostri siti sono paesaggi culturali organici e come tali sono soggetti ai mutamenti del tempo che modella incessantemente ogni loro parte. In tale prospettiva risulta coerente il loro avvicendamento stagionale e la loro bellezza cangiante; in tale ottica le stesse rovine che ci caratterizzano sono il segno più tangibile della unicità straordinaria di siti in perenne metamorfosi, in fieri per il loro continuo cambiamento di forma che va tutelata e altresì compresa.

In questa ottica stiamo provvedendo con estrema urgenza alla sostituzione di due cipressi nel giardino piano di Villa d’Este. Al centro di questa area infatti è presente la Rotonda dei Cipressi caratterizzata da quattro esemplari maturi di Cupressus sempervirens di dimensioni ragguardevoli, oltre ad alcuni più giovani, probabile testimonianza di sostituzioni avvenute in passato. Due dei cipressi in questione sono completamente privi di attività vegetativa da decenni e presentano un quadro statico estremamente precario, che ha richiesto il nostro intervento. Il giardino di Villa d’Este d’altronde è un museo organico complesso e mutevole, che si rigenera e si ristruttura di stagione in stagione e di epoca in epoca, rinnovando la propria unicità.

Nonostante il tentativo di preservare il fusto e l’impalcatura della chioma, gli alberi, completamente devitalizzati, hanno subito anno dopo anno l’azione degli agenti atmosferici e la colonizzazione dei tessuti legnosi disidratati da parte di funghi saprofiti e insetti parassiti e sono oggi propensi al cedimento. Gli apparati radicali inoltre si sono degradati ancor più velocemente delle strutture aeree, lasciando spazio a volumi vuoti nel suolo che contribuiscono a compromettere la stabilità dei cipressi. In considerazione delle notevoli masse dei due alberi e del degrado dei tessuti legnosi, non sono plausibili ulteriori interventi di consolidamento o riduzione dell’asse primario.

Episodio sostanziale della lunga vicenda storica del giardino di Villa d’Este, la Rotonda dei Cipressi non risale all’originale impianto cinquecentesco ma fu probabilmente allestita tra il 1620 e il 1630 e in seguito rinnovata, come testimonia l’analisi delle alberature. La trasformazione della composizione del giardino è infatti un fenomeno graduale e costante sino ad epoca recentissima: all’esito di queste trasformazioni oggi troviamo solo tre platani cinquecenteschi nel recinto della Fontana dell’Ovato.

“Per motivi di sicurezza” dichiara il direttore delle VILLAE, Andrea Bruciati “stiamo intervenendo con i nostri consulenti agronomi sulla Rotonda dei Cipressi per rinnovarne le alberature, nel rispetto della fisionomia del giardino come ci è stato consegnato dai secoli passati e nella consapevolezza dell’estrema fragilità del nostro patrimonio verde. La sua bellezza non ci è stata consegnata una volta per sempre, ma resta eterna nella misura in cui è capace di rigenerarsi.”