Le Amazzoni dai Mouseia di Villa Adriana ai Musei Capitolini
Eccezionalmente date in prestito, le Amazzoni dei Mouseia di Villa Adriana sono in mostra nell’ambito di un’esposizione monografica dedicata a FIDIA, il più grande scultore greco dell’età classica, presso i Musei Capitolini a Roma (Villa Caffarelli, 24.11.2023 – 05.05.2024). Protagonista dell’Atene di Pericle, il cui nome è legato alla realizzazione di opere come il Partenone di Atene, con le relative decorazioni scultoree, e il colosso di Zeus a Olimpia, Fidia ha impresso un marchio indelebile nell’immaginario collettivo e continua a essere fonte di ispirazione per i contemporanei.
Le Amazzoni di Villa Adriana, molto dibattute, riproducono due tipi noti, connotati da misure e caratteristiche analoghe, che hanno spinto a connettere gli originali alle creazioni eseguite in occasione di un celebre concorso di cui abbiamo notizia dalle fonti antiche (Plinio, Naturalis Historia 34, 53). Per la realizzazione di un’Amazzone ferita, destinata al santuario di Artemide a Efeso, si confrontarono infatti alcuni fra i maggiori artisti del V sec. a.C., fra cui lo stesso Fidia; a ciascuno di essi fu chiesto di individuare l’opera più meritevole dopo la propria e tutti votarono la scultura di Policleto. Negli esemplari di Villa Adriana, denominati Amazzone tipo Sciarra e tipo Mattei, si riconoscono comunemente le repliche di creazioni rispettivamente di Policleto e di Fidia. Le opere facevano parte della decorazione del Canopo, il cui pregevole ciclo scultoreo è esposto nei Mouseia del sito tiburtino.
“Le Amazzoni di Villa Adriana sono a Roma – dichiara Andrea Bruciati, direttore delle VILLÆ cui la residenza adrianea afferisce – in dialogo, come meritano, con i capolavori più significativi dell’arte classica. Il nostro Istituto pertanto prepara, proprio negli spazi che accolgono il ciclo scultoreo del Canopo, una nuova mostra destinata a risemantizzare la sala e a integrare l’offerta espositiva per i visitatori: Io sono la forza del passato: il ritratto di Adriano. L’esposizione, da dicembre nei Mouseia, accosta le otto tipologie di ritratto dell’imperatore oggi note, rileggendole alla luce della sensibilità pasoliniana e inserendole nella riflessione sul tema della memoria, come ideale prosecuzione della precedente mostra Antinoo disparu.”