IL GIORNALE DELL’ARTE Il meglio del 2021
Il direttore delle VILLAE, Andrea Bruciati risponde a Il meglio e il peggio de Il Giornale dell’Arte (gennaio 2022), che da trentotto anni pubblica le valutazioni di importanti protagonisti del mondo dell’arte e della cultura su quanto è avvenuto nel settore durante l’anno appena concluso. La pagella merita nel suo complesso un’attenta lettura da parte di curiosi e addetti ai lavori, poiché costituisce un’importante e autorevole occasione di riflessione sul mondo dell’arte, che coinvolge personalità e lavori di spicco, talora non noti al grande pubblico.
Nessun dubbio per il Direttore nell’affermare che il lancio del progetto del MiC 100 opere tornano a casa è tra le notizie migliori del 2021. L’iniziativa mira a promuovere il patrimonio storico-artistico e archeologico italiano conservato nei depositi dei luoghi d’arte statali, destinato a essere valorizzato nei territori di provenienza. Un proposito affine anima il progetto The Circular Institute che le VILLAE stanno curando da diverso tempo presso Villa Adriana e più recentemente al Santuario di Ercole Vincitore. Periodicamente, infatti, ai visitatori vengono presentati nuovi reperti conservati nei depositi che, pur facendo parte delle collezioni dell’Istituto, non sono in esposizione permanente.
Del resto anche l’importante opera di recupero di beni trafugati da parte dei Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale negli Stati Uniti, inserito da Andrea Bruciati tra le cose migliori del 2021, trova corrispondenza in un’iniziativa dell’Istituto presso il Santuario di Ercole Vincitore, la mostra Après le déluge. Viaggio tra opere riemerse e misconosciute, che pone l’attenzione su opere restituite al patrimonio comune e le valorizza attraverso esposizioni temporanee e pubblicazioni scientifiche. Andrea Riccardi, generale del Comando Carabinieri TPC, è inoltre tra i protagonisti positivi dell’anno appena trascorso.
Molto altro rappresenta il meglio del 2021 nelle valutazioni del Direttore, come, per citare alcune esperienze, Luca Vitone al MAXXI di Roma con l’esposizione Io, Villa Adriana che ha avuto anche una sezione tiburtina, o il restauro delle Piccole Terme e degli Hospitalia, che hanno restituito alla pubblica fruizione due monumenti cardine del percorso di visita di Villa Adriana.
Spicca tra gli altri artisti Nicola Samorì, di cui a Villa d’Este si tiene la personale Le Ossa della Madre (19 febbraio – 19 aprile 2022), mentre vaste sono anche le letture proposte all’attenzione del pubblico: Germano Celant, The Story of (my) Exhibitions (Silvana Editoriale); Laura Pasquini, Pigliare occhi per aver mente (Carocci); Luigi Lafasciano, Archeologia del sogno rituale (L’Erma di Bretschneider); Fabio Dei, James G. Frazer e la cultura del Novecento (Carocci).
“La compilazione delle pagelle – commenta Andrea Bruciati – mi ha riportato a ripercorrere momenti intensi di lavoro, letture, svago ed emozioni, ma anche a riflettere sul difficile bilancio quello del 2021, ancora provato dalla pandemia; tuttavia, come ho sottolineato nell’inchiesta de Il Giornale dell’Arte, ottima è stata la risposta nei musei statali, condivisa tra istituzioni centrali, territorio e personale, fatto che ho potuto verificare personalmente nella direzione delle VILLAE”.
Anche l’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, nelle valutazioni di Giorgio Fasol, collezionista e fondatore dell’Associazione Culturale AgiVerona, è tra i migliori del 2021 per il lavoro portato avanti da tutto il personale tecnico e amministrativo con il direttore Andrea Bruciati, storico dell’arte e curatore.