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60/20: Villa Adriana tra Cinema e UNESCO

Esposizione temporanea

Villa Adriana

10 luglio – 30 settembre 2020

 

L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este -Villae, nell’ambito delle celebrazioni per il ventennale (1999-2019) dall’inserimento di Villa Adriana nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, inaugura, venerdì 10 luglio alle ore 17.00, una mostra gratuita per i visitatori dal titolo 60/20: Villa Adriana tra Cinema e UNESCO, curata da Andrea Bruciati e Francesca Roncoroni. L’esposizione, organizzata dalle Villae, è sostenuta dal Servizio I del Segretariato Generale del MiBACT; il comitato scientifico è costituito da Andrea Bruciati, Benedetta Adembri, Viviana Carbonara e Francesca Roncoroni.

Nel celebrare l’anniversario dell’iscrizione alla lista UNESCO si vuole raccontare Villa Adriana attraverso il cinema che da 60 anni ne media l’immagine e i significati in modo spesso non convenzionale, ma straordinariamente pervasivo, e che ha contribuito a elevare il sito a vero e proprio oggetto di un immaginario universalmente condiviso. Il riconoscimento di Villa Adriana da ormai 20 anni quale patrimonio mondiale dell’UNESCO (sito n. 907) si basa sull’unicità del complesso residenziale e sull’universalità del suo messaggio.

Muovendosi tra queste date e questi temi, alla ricerca di una diversa narrazione in nome di una renovatio che idealmente collega il boom economico all'auspicata rinascita del Paese, l’esposizione temporanea evidenzia come intorno agli anni Sessanta, alle prese con una nuova generazione di pubblico, con la genesi di nuovi temi, luoghi e forme del racconto, il cinema abbia designato Villa Adriana quale set d’eccellenza. D’altronde il sito era stato da poco oggetto di una riscoperta archeologica, un operoso cantiere di studio, di restauri e di importanti progetti museografici, non solo per riparare i danni inferti dalla seconda guerra mondiale, ma anche per migliorarne significativamente l’offerta culturale, rivolgendosi ad un turismo allargato ad ampi strati di popolazione.

La mostra multimediale, corredata di pannelli in italiano e inglese e contenuti multimediali in cinese, è allestita nel Centro Accoglienza dell’area archeologica di Villa Adriana e raccoglie una selezione di suggestioni visive di film italiani e stranieri, il cui sonoro è in lingua originale allo scopo di sottolineare l’internazionalità delle produzioni.

“L’esposizione – commenta il direttore delle Villae Andrea Bruciati – ripercorre i temi della riscoperta archeologica di Villa Adriana dopo la guerra, della sua apertura al turismo di massa e della mediazione dei suoi valori culturali ed estetici attraverso il cinema ad un pubblico sempre più vasto. In questa chiave la mostra è quanto mai attuale, in un momento di riappropriazione identitaria dei luoghi e del tempo libero. Il cinema e l'audiovisivo sono mezzi fondamentali di espressione artistica, formazione culturale e comunicazione sociale e rivestono un ruolo di primaria importanza nell’ambito della promozione territoriale e dell’immagine del nostro paese all'estero. L’Istituto con questa esposizione intende proseguire il cammino di esplorazione del rapporto tra cinema e arte intrapreso con il Villae Film Festival”.

 

 

 

Elenco film:

Il sangue e la rosa / Et mourir de plaisir, 1960. Regia: Roger Vadim. Francia/Italia, col. 87’

Totò, Fabrizi e i giovani d’oggi, 1960. Regia: Mario Mattoli. Italia, b/n 87’

Tototruffa ’62, 1961. Regia: Camillo Mastrocinque. Italia, b/n 107’

Tutto è musica, 1963. Regia: Domenico Modugno. Italia, col. 90’

Il Colonnello Von Ryan / Von Ryan’s Express, 1965. Regia: Mark Robson. USA, col. 117’

Allonsanfàn, 1974. Regia: Paolo e Vittorio Taviani. Italia, col. 116’

Nerone, 1977. Regia: Mario Castellacci e Pierfrancesco Pingitore. Italia, col. 105’

Hercules 2. Le avventure dell’incredibile Ercole / The adventures of Hercules II 1985. Regia: Luigi Cozzi. Italia/USA, col. 82’

Dagobert / Le bon roi Dagobert, 1984. Regia: Dino Risi. Francia/Italia, col. 110’

Il ventre dell’architetto / The belly of an architect, 1987. Regia: Peter Greenaway. Gran Bretagna/Italia, col. 118’

La balia, 1999. Regia: Marco Bellocchio. Italia, col. 105’

Titus, 1999. Regia: Julie Taymor. USA, col. 162’

Denti, 2000. Regia: Gabriele Salvatores. Italia, col. 96’

The order, 2003. Regia: Brian Helgeland. USA, col. 102’

The fall, 2006. Regia: Tarsem Singh. USA/India, col. 117’

Notizie degli scavi, 2010. Regia: Emidio Greco. Italia, col. 89’

Tutti i soldi del mondo / All the money in the world, 2017. Regia: Ridley Scott. USA/GB, col. 132’

Smetto quando voglio – Masterclass, 2017. Regia: Sydney Sibilia. Italia, col. 118’

SERIE TV E WEB

Angels in America, 2003. Regia: Mike Nichols. USA, col.

Elisa di Rivombrosa 22006. Regia: Cinzia TH Torrini. Italia, col.

Inside the stones, 2012. Regia: Alessio Jim Della Valle. Italia, col.

I Medici: Masters of Florence, 2016. Regia: Sergio Mimica-Gezzan. GB/Italia, col.

Killing Eve 2, 2018. GB, col.

 


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Villae con voi Presentazione del protocollo d’intesa

L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae e il Comune di Tivoli hanno presentato alla stampa e alla cittadinanza nella magnifica cornice di Villa d’Este il protocollo d’intesa Villae con voi.

Erano presenti, oltre ad Andrea Bruciati, direttore delle Villae, e a Giuseppe Proietti, sindaco di Tivoli: Marco Vicenzi, consigliere della Regione Lazio delegato del presidente Nicola Zingaretti; Loretta Mezzetti, rappresentante del comitato scientifico di Villa Adriana e Villa d’Este; Giovanni Cavallo, consigliere del Comune di Tivoli con delega al Turismo; Tiziana Ottaviano, presidente della V commissione consiliare Cultura, turismo e sport del Comune di Tivoli; Barbara Sichel, consigliera del sindaco per lo Sviluppo della ricettività; Pamela Corbo, consigliera del Sindaco per Villa Adriana; Fabio Frattini, presidente del Cda Acque Albule di Tivoli; Marco Colanera, consigliere del sindaco per le Attività produttive; Pietro Conversi, presidente dell’associazione Tivoli host; Piergiorgio Monaco, presidente della rete d'imprese Tivoli incontra il polo turistico tiburtino; Marco Chiarelli, presidente della rete d’imprese Tivoli vie dell’acqua; Manrico Berti, rappresentante commercianti di Tivoli; Livio Terilli, presidente Agriturist Lazio; Renato Chioccia, tour operator di Tivoli; Barbara Putzolu, rappresentante Associazione Guide Turistiche Abilitate (Agta).

Il protocollo ha l’obiettivo di tracciare una nuova e operativa sinergia tra le Villae e il Comune di Tivoli, attraverso azioni congiunte, condivise con il territorio, e finalizzate alla valorizzazione e allo sviluppo del tessuto culturale ed economico-sociale tiburtino, nonché del turismo regionale. La presenza di un immenso patrimonio storico-artistico rappresenta il collante su cui imperniare un progetto unitario “pubblico-privato”, con l’obiettivo di sostenere i flussi turistici e favorire la prosecuzione dei tempi di permanenza dei visitatori a Tivoli con ricadute positive sull’intera comunità.
Nell’ambito dei beni storico artistici, i principali attrattori sono senza dubbio i siti monumentali delle Villae, con i due siti UNESCO di Villa Adriana e Villa d'Este e con il Santuario di Ercole Vincitore, riuniti sotto un'unica gestione autonoma da parte del MiBACT, affiancati dal Museo civico Rocca Pia, di proprietà e gestione diretta del Comune di Tivoli. Questo enorme patrimonio, in un momento di emergenza, è un riferimento per l’intera città e per la ripartenza delle attività produttive e della vita sociale dopo l’esperienza del Covid-19. Inoltre, considerato che la cultura è per tutti, si vuole sostenere la fruizione allargata del patrimonio, in un momento di estrema difficoltà per il paese. Il protocollo, dunque, pone le basi per il prossimo futuro e una crescita adeguata del turismo sostenibile. Proprio il turismo è al centro di un tavolo tecnico che rappresenta un nuovo determinante passo per la città poiché si fonda sulla concertazione tra tutti i soggetti interessati.

“Al protocollo Villae con voi – dichiara il direttore delle Villae, Bruciati – possono aderire gli operatori economici del territorio che s’impegnino nei confronti dei visitatori della città di Tivoli in una politica promozionale, al pari di quanto fanno Villa Adriana e Villa d’Este, a vantaggio delle fasce deboli della popolazione, delle famiglie e del pubblico di prossimità. Il protocollo non è un punto di arrivo, bensì punto di partenza, un documento ‘liquido’ e flessibile, perché la situazione cambia ed evolve giorno dopo giorno. Abbiamo fortemente voluto questa intesa e, assieme al Comune, sosteniamo un turismo esperienziale e non “mordi e fuggi” all’interno della città e nei suoi dintorni. Le Villae infatti, come tutto il patrimonio, non sono esportabili né replicabili, ma solo esperibili”.

"Il protocollo d’intesa - prosegue il sindaco Proietti - rappresenta una pagina fondamentale nella storia tiburtina degli ultimi decenni: i più noti monumenti tiburtini e la città studiano e concordano insieme di disegnare il proprio futuro in termini di valorizzazione turistica, come sempre auspicato ma mai realizzato. I protagonisti del tessuto economico e produttivo della città non guarderanno più i due siti Unesco come due gioielli chiusi in uno scrigno, ma come parte integrante della comunità, e sempre più lo diventeranno nel suo futuro. I benefici che reciprocamente i sottoscrittori del protocollo potranno perseguire costituiscono pilastri portanti di un territorio che proprio in un contesto storico delicato come l'attuale sta operando per ricostruire sin da subito il futuro dei propri giovani: tali benefici sono evidenti a tutti, specie in termini di ricadute economiche, e riguardano monumenti, esercizi commerciali, attività ricettive, attività termale. Questo progetto si sposa con il protocollo per il distretto turistico Tivoli – Palestrina – Subiaco, che ha un carattere strategico per il territorio".

“Si tratta – conclude il consigliere regionale Vincenzi – di un’iniziativa positiva da parte delle Villae e del Comune, che la Regione Lazio accoglie con favore e da cui possono nascere collaborazioni importanti e strategiche, finalizzate al miglioramento dell’accoglienza e dei trasporti e più in generale alla valorizzazione del territorio”.

Info:
m.gianforte@comune.tivoli.rm.it
lucilla.dalessandro@cultura.gov.it

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Un nuovo inizio_Riapertura al pubblico

L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae comunica la riapertura al pubblico di Villa d’Este il 27 maggio con un piccolo momento celebrativo di questo nuovo inizio. Villa Adriana e il Santuario di Ercole Vincitore riapriranno il 28 maggio.

Le Villae con i loro grandi spazi verdi e aperti, dove arte e natura si compenetrano mirabilmente, sono tra i primi Istituti del MiBACT a riaprire ai visitatori, conciliando la tutela della salute pubblica con il godimento del patrimonio culturale e paesaggistico.

L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este ha lavorato alla costruzione di nuove proposte e percorsi, rispettosi delle norme anti-contagio e capaci di offrire contenuti ed esperienze non dimidiate, per una fruizione lenta, ma profonda e consapevole.

Si tratta di un’occasione per ammirare i siti in un contesto di grande tranquillità dovuta alla presenza di pochi ospiti. Inoltre è stata studiata una nuova tariffazione vantaggiosa dedicata al pubblico di prossimità, compreso quello della città di Roma, e favorevole anche per chi voglia vivere pienamente il contesto territoriale delle Villae.

Durante la chiusura imposta dall’emergenza, l’Istituto ha svolto inoltre lavori la cui organizzazione di cantiere sarebbe risultata invadente rispetto alla fruizione turistica, in particolare sul verde. Oltre alle necessarie cure fitosanitarie, si sono eseguite a Villa d’Este potature stagionali atte a garantire la forma topiaria delle siepi, nonché operazioni straordinarie di riassetto della distribuzione volumetrica delle masse verdi e di ripristino delle direttive ottiche e focali che caratterizzavano, dalla sua formulazione ideativa, la Villa.

Villa Adriana, oltre ad aver sperimentato una gestione delle aree dedicate a prato, ha partecipato con la FAI (Federazione Apicoltori Italiani) al Progetto ApinCittà, per il biomonitoraggio ambientale mediante impianto alveari di ape italiana. Il progetto si coniuga alla produzione dell’olio EVO e del pizzutello, che le Villae già promuovono.

In tutto l’Istituto sono stati oggetto di attenzione gli spazi verdi e aperti, polmone dei siti e cuore dell’accoglienza al pubblico.
Alla riapertura, nell’ambito della progettazione espositiva delle Villae, si prosegue in primo luogo con la visionaria mostra Après le déluge: viaggio fra opere riemerse e misconosciute, allestita nella duplice sede di Villa d'Este e del Santuario di Ercole Vincitore. Questa iniziativa consente la valorizzazione di un nucleo di opere appartenenti a collezionisti privati e per la prima volta esposte in una istituzione museale e di oltre 40 reperti antichi recuperati dal Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale nel contesto di intricate vicende investigative. Già nel titolo la mostra proietta il visitatore verso un’ipotesi ricostruttiva della società, propria del nostro Dna, che si compone di bellezza, condivisione e incanto.

Le Villae intendono poi lanciare delle nuove proposte culturali, a partire da Villa Adriana che, con il progetto espositivo 60/20: Villa Adriana tra Cinema e UNESCO (29 giugno – 30 settembre), celebra l’iscrizione al patrimonio mondiale dell’umanità e la fortuna nel cinema del sito, ormai parte di un immaginario universale e condiviso. La mostra è intimamente legata al Villae Film Festival con il quale l’Istituto indaga il rapporto tra cinema e arte.

Il Sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, dichiara: “Riaprono le bellezze di Tivoli. Le perle del patrimonio culturale di questa città e del suo territorio sono pronte per riprendere ad accogliere i turisti, i visitatori e tutti coloro che - dalle città, dai borghi e dalle regioni limitrofe e, presto, anche dal resto d’Italia - vorranno attingere alla fonte della bellezza. Esprimo il più profondo augurio al Direttore delle Villae, Andrea Bruciati e anche a tutti i dipendenti, affinché questa riapertura, dopo tante settimane di quarantena, possa accompagnarsi a una ripresa più grande sia sotto un profilo sociale, sia da un punto di vista economico: la ripresa dell’intera comunità tiburtina che si onora di avere nel suo territorio monumenti così significativi per la storia dell’arte mondiale.”

“Al di là dell’assoluta e imprescindibile valenza estetica – riflette il Direttore delle Villae Andrea Bruciati – vi è una ferma consapevolezza del nostro ruolo etico e della responsabilità che mettiamo in campo attraverso le attività dell’Istituto. Le nostre iniziative sono protese verso tutto ciò che riguarda la tutela della persona, la promozione dei valori sociali e culturali, nonché la valorizzazione di un territorio mirabile, rilevante e votato al benessere, che racchiude i due siti UNESCO di Villa Adriana e Villa d’Este. In questo senso si tratta di siti particolarmente adatti alle famiglie, alle visite fuori porta e a chiunque voglia scoprire o riscoprire luoghi aperti, con il verde declinato in ogni sfumatura e ricchi di tradizione e storia millenaria. Nelle Villae si può inoltre ritrovare una dimensione comune e condivisa in cui riconoscersi, si può recuperare nel patrimonio che fonda la nostra identità - prosegue Bruciati - un nucleo della socialità negata dal coronavirus. Credo che i messaggi che l’arte e la bellezza possano trasmettere siano più che mai attuali e preziosi oggi che necessitiamo di una rinnovato equilibrio e densità esperienziale”.

Villa d'Este Orari, tariffe e modalità di accesso

Villa Adriana Orari, tariffe e modalità di accesso 

Santuario di Ercole Vincitore Orari, tariffe e modalità di accesso

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vista aerea di una parte di villa adriana

Apertura di Villa Adriana agli operatori del settore turistico e della promozione territoriale​

Martedì 26 maggio alle ore 10:00 l'area archeologica di Villa Adriana apre le porte, nel rispetto della normativa vigente, agli operatori del settore turistico e della promozione territoriale per condividere il nuovo progetto di accoglienza e fruizione maturato nei mesi di emergenza.

Accompagna i visitatori la dott.ssa Benedetta Adembri, funzionario responsabile di Villa Adriana.


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GIORNATA MONDIALE DELLE API

L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae, nel celebrare la terza Giornata Mondiale delle Api (20 maggio 2020), ha installato a Villa Adriana, in collaborazione con la Federazione Apicoltori Italiani (FAI), nell’ambito del progetto Apincittà, una postazione di alveari per il biomonitoraggio e per la mappatura delle specie vegetali presenti e degli eventuali metalli pesanti derivati dalle attività antropiche esterne.

Gli alveari, collocati in una postazione strategica, defilata rispetto al flusso dei visitatori ma integrata con l’area archeologica e con le sue fioriture, hanno in primo luogo una funzione scientifica, considerato che il sito di Villa Adriana, tra i più suggestivi al mondo, costituisce un ecosistema di straordinario interesse, ospitale per l’ape mellifera chiamata a delinearne l’inedita biodiversità delle specie vegetali, molte delle quali autoctone e spontanee.

Il progetto si indirizza anche verso l’attività didattica per le scolaresche e la produzione del miele, in aggiunta a quella dell’olio EVO e del pizzutello, che le Villae già promuovono.

Gli alveari installati a Villa Adriana costituiscono inoltre un ulteriore e concreto segnale di impegno e attenzione delle istituzioni verso una specie minacciata che, nonostante le avversità con le quali è costretta a confrontarsi, non finisce mai di stupire per le enormi potenzialità che può esprimere, ben oltre la vocazione produttiva che ne fa un essenziale elemento del comparto agro-alimentare.

“Siamo onorati - dichiara il presidente della FAIRaffaele Cirone - di poter offrire il nostro più appassionato e qualificato supporto tecnico. Villa Adriana, oltre ad essere un prestigioso sito archeologico appartenente al patrimonio mondiale UNESCO, rappresenta un vero e proprio ecosistema. Gli alveari in attività servono ad estrarre dati dall'ampia area di bottinatura che le nostre api hanno a disposizione. Ci aspettiamo tuttavia molto di più, perché Villa Adriana è un riferimento per la messa a punto di buone prassi: intendiamo creare un modello per altri siti in cui introdurre le api a fine di biomonitoraggio, nel pieno rispetto dei delicati beni culturali con i quali gli alveari si trovano ad interagire. Questa iniziativa rappresenta un inedito a livello internazionale.

“Le Villae già operano favorendo le specie erbacee e i fiori spontanei – prosegue il direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’EsteAndrea Bruciati – in un’armonica alleanza con la natura. Tale scelta assicura un habitat agli insetti impollinatori ormai rari nell’ambiente rurale, contribuendo così alla ricchezza di un ecosistema unico, grazie alla coabitazione delle diverse specie. In questi luoghi la tutela si applica non solo ai monumenti e alle architetture, ma anche alla qualità paesaggistica, alla tradizione culturale e alla biodiversità tipica dell’ager Tiburtinus, come dimostrano le iniziative sull’olio e sul pizzutello che ormai da anni l’Istituto porta avanti a favore del territorio, a cui oggi si aggiungono gli apiari di Villa Adriana.”


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Il Lazio delle meraviglie a casa vostra!

Derby Villa Adriana - Villa d’Este per la finale - Contest virtuale #laziodellemeraviglie

Le Villae di Tivoli, istituto autonomo del MiBACT, hanno raggiunto, in sinergia con l’amministrazione comunale, l’associazionismo locale e l’intera comunità cittadina, un risultato eccezionale e sono in finale con i siti di Villa Adriana e Villa d’Este nell’ambito del contest virtuale sulla valorizzazione del patrimonio culturale regionale Il Lazio delle meraviglie a casa vostra!

Il sondaggio è stato creato da Visit Lazio, pagina ufficiale del Turismo della Regione Lazio allo scopo di far conoscere le bellezze e le peculiarità del territorio e ha avuto un grande riscontro di pubblico, risvegliando l’attenzione sulla variegata offerta turistica e culturale del Lazio, dalle bellezze della Capitale ai luoghi del reatino, dalle necropoli etrusche alle isole pontine.

I due siti di Tivoli erano in gara con località di grande pregio, sia naturalistico che culturale, e notevole visibilità, anche internazionale, ma hanno espresso le incredibili potenzialità del proprio patrimonio in sfide emozionanti e difficili, talora al cardiopalma, con decine di migliaia di voti confluiti sui siti stabilendo nuovi record di accesso al contest in ogni appuntamento.

Tivoli - sostenuta dall’intera valle dell’Aniene e dalla provincia di Roma, un territorio di inestimabile importanza, che ha partecipato con numerose località alla sfida - conduce in finale due siti incredibili, patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO.

Villa Adriana rappresenta un frammento di campagna romana intatta con i resti della villa costruita dall’imperatore Adriano tra il 118 e il 138 d.C., in un luogo verde e ricco di acque prossimo a Roma, ma lontano dalla sua confusione. La Villa comprende edifici residenziali, terme, ninfei, padiglioni e giardini che si alternano secondo una distribuzione del tutto inusuale; straordinaria era anche la ricchezza della decorazione architettonica e scultorea. L’unicità del complesso e l’universalità del suo messaggio, dovuta al fatto di essere stata in grado di esercitare nel tempo un’influenza che va al di là dei confini geografici e culturali, ne hanno determinato l’iscrizione al patrimonio UNESCO.

Villa d’Este, residenza tiburtina del cardinale Ippolito II (1509-1572), costituisce il massimo esempio di giardino manierista, che, attraverso l'articolazione unica del suo impianto ingegneristico, precorre la sensibilità barocca: vi regna una perfetta armonia, fondata su ritmo, proporzione ed equilibrio, che si dichiarano nel geometrismo e nel rigoroso controllo delle parti e del rapporto di esse con il tutto. Il complesso ebbe un’influenza decisiva nello sviluppo dei giardini in Europa, ponendosi quale fonte di ispirazione per la creazione artistica con connotazioni di universalità, che ne hanno comportato l’iscrizione al patrimonio mondiale.

“Villa Adriana e Villa d’Este - dichiara il direttore delle Villae, Andrea Bruciati - sono siti unici, pieni di bellezza, luoghi di perfezione, frutto di una profonda armonia tra uomo e natura. Riconosciamo nel verde, negli spazi aperti e nel giardino storico un bene necessario e imprescindibile, volto anche al benessere psicofisico: in questi anni l’Istituto ha messo in atto un processo culturale di recupero e di reinterpretazione del paesaggio, che assume oggi, che siamo chiamati a riscoprire i valori del tempo e della prossimità, una notevole connotazione simbolica. Abbiamo vissuto questo contest con grande emozione e sentita partecipazione, consci del ruolo simbolico che rivestiamo rispetto al territorio e dell’impegno che ci attende quali attrattori culturali e promotori di bellezza.”


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Le Villae aderiscono all’iniziativa Una fiaba per la buonanotte (Comune di Tivoli, Politiche per l’Infanzia)

Pillole di fantasia, consigli, idee ludiche e fiabe da ascoltare con i bambini

L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae ha aderito, con il direttore Andrea Bruciati, all’iniziativa Una fiaba per la buonanotte, a cura della consigliera del sindaco di Tivoli delegata alle Politiche per l’infanzia, Anna Maria Pensa.

L’iniziativa, a sostegno delle famiglie, prevede ogni giorno, nella fase emergenziale legata al Covid 19, pillole di fantasia, consigli, idee ludiche e, appunto, fiabe da ascoltare con i bambini. Si tratta di un progetto pensato per condividere spazi di pace e di serenità, in risposta ad esigenze pedagogiche e familiari profonde.

Link all’iniziativa


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Eliana Albertini: intervista per la campagna #ioleggoacasa Fumetti nei musei - MiBACT

Eliana Albertini è una giovane artista che ha dedicato all’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae, diretto da Andrea Bruciati, il fumetto Cambi di posto, nell’ambito dell’iniziativa Fumetti nei musei, ideata e promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo (MiBACT) e realizzata in collaborazione con la casa editrice Coconino Press - Fandango.
Nata ad Adria in provincia di Rovigo nel 1992 e cresciuta in un piccolo paesino del delta del Po, Eliana Albertini ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna ed è tra le fondatrici del collettivo Blanca. Nel 2015 è stata selezionata alla mostra degli illustratori della Children’s Book Fair di Bologna. Il suo primo libro a fumetti, Luigi Meneghello. Apprendista italiano, è uscito nel 2017. Due anni dopo Eliana Albertini ha vinto il premio Nuove Strade come miglior talento emergente. La sua opera più recente è Malibu (2019), nella quale la fumettista tratteggia la provincia italiana e la sua variegata umanità.

Eliana, come ti sei avvicinata al mondo dell’arte e del fumetto? Puoi parlarci del tuo percorso e raccontarci un po’ di te?

Dalla mia famiglia ho sicuramente ereditato il gene creativo. Nessuno in casa ha mai fatto l’“artista” nel vero senso del termine, ma ciò che ho imparato giorno dopo giorno è stato che il punto di partenza delle cose non era fuori da me, ma potevo essere io stessa. Non esiste? Inventalo. Non ce l'hai? Fattelo. Per questo ho sempre disegnato, osservato e…copiato mia sorella più grande. Grazie a lei ho scoperto che i numeri di Topolino che una casa può contenere non sono mai troppi, si può aspirare a fare fumetti per lavoro, esiste il liceo artistico. Direi che posso ritenermi fortunata, dato che sono stata sempre libera di seguire il percorso che più mi affascinava.

Cosa consiglieresti a una ragazza o a un ragazzo che vogliano intraprendere un percorso nel mondo del fumetto?

I miei consigli principali sono insistere non demoralizzarsi, non porsi dei limiti, essere curiosi. Se si vuole davvero entrare nel mondo dell’arte e del fumetto, occorre perseguire questo percorso nonostante gli impedimenti e nonostante la vita ti porti inevitabilmente ad occuparti di altro, non demoralizzandosi quando le cose non vanno come previsto. Il fumetto non è solo vignette su carta. Il fumetto è ciò che vivi, le cose che vedi, che leggi e la gente che incontri. Quindi mai, mai e poi mai porsi dei limiti creativi. Bisogna accogliere e assorbire il più possibile, anche dalle altre forme d'arte, per filtrarlo prima con gli occhi e poi con la mano. Ogni tipo di fumetto, come tutta l'arte in generale, non è che il risultato delle esperienze che viviamo.

Qual è stato il processo creativo nell’illustrazione di Cambi di Posto? Quali sono stati gli elementi che ti hanno colpito di più e per quale motivo hai scelto di rappresentarli?

Per creare la storia che poi è diventata Cambi di Posto avevo davvero moltissime informazioni a disposizione. La visita ai siti dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este è stata come un tornado di visioni e aneddoti che mi ha travolta in un bel giorno di primavera. Come faccio sempre quando devo inventare una storia, ho messo tutti gli elementi sul tavolo (o scrivania, o tavolino del treno). Ho scelto i miei preferiti e li ho intrecciati come una ghirlanda di fiori, aggiungendo qualche perlina presa dalla mia tasca. Di sicuro una cosa che mi ha colpito molto è la quantità esorbitante di vicissitudini che si sono susseguite nel corso degli anni all'interno di quei siti. Mi sono quindi chiesta: ma è davvero possibile conoscere tutto di quei posti? Quante cose saranno sfuggite a chi è venuto dopo? Quante cose resteranno per sempre nell'ombra? Ecco che mi sono divertita ad inventare o, meglio, a portare alla luce, gli aspetti che nessuno potrà mai sapere.

Conoscevi i nostri siti - Villa Adriana, Villa d’Este e il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli - prima dell’iniziativa Fumetti nei musei promossa dal MiBACT? Li hai trovati rispondenti alle tue aspettative o all’idea che te ne eri fatta?

È stata la mia prima visita. Forse è stato un bene farla libera da qualsiasi ricordo precedente. L'idea per la storia è arrivata come un lampo collegato direttamente a quella prima esperienza. Mi sono sentita vicina a tutti i bambini/ragazzi che quello stesso giorno erano lì in gita per la prima volta. Non ho voluto farmi alcuna aspettativa, proprio come i ragazzi che sono al centro dell’interesse dell’iniziativa Fumetti nei musei del MIBACT. La sorpresa alla fine è stata davvero immensa.

Cosa volevi trasmettere attraverso il fumetto? Credi che i fumetti come Cambi di posto firmato da te per Fumetti nei musei possano avere una funzione didattica particolare per i giovani e gli adulti nell’avvicinamento al patrimonio culturale?

Nel fumetto di sicuro non potevo non inserire il senso di meraviglia, scoperta e soggezione che delle giovani menti possono provare di fronte a qualcosa che ha sulle spalle così tanta storia. Al tempo stesso mi andava di metterci un po' di avventura, spensierata e senza freni, per arrivare ad un punto in cui queste due dimensioni si sovrappongono. Ammetto di aver pensato a questa storia senza la pretesa di inserirci una lezione vera e propria. Credo però che spesso sia esattamente questo il valore didattico di un'opera, soprattutto di un'opera che racconta l’opera. Il fumetto in questo può essere davvero molto potente.

In Cambi di posto, realizzato per l’iniziativa Fumetti nei musei del MiBACT, il tema della memoria e del ricordo risulta centrale. La questione è anche sociale: i protagonisti riportano spesso i ricordi dei parenti, dei nonni, delle persone che hanno lavorato al Santuario di Ercole o a Villa d’Este a Tivoli. Questo tema è presente spesso nelle tue opere o è la prima volta che lo affronti?

Sì, mi piace affrontare il rapporto fra presente e passato, soprattutto mettendo in campo personaggi di varie fasce d'età. Osservo sempre molto le persone e i loro comportamenti, le relazioni fra generazioni diverse, i punti in comune e quelli di disaccordo. Poi ci sono le sfumature minime, che sono le mie preferite, quelle che permettono ad una storia di sembrare più viva. Per questa storia ho voluto essere ambiziosa e ho provato a far vivere tutto, anche una statua.

Quali sono i tuoi prossimi progetti? In futuro, ti piacerebbe rivedere il nome Eliana Albertini all’interno di iniziative di promozione per il patrimonio culturale? Se possibile, facci qualche piccolo spoiler.

Mi piacerebbe un sacco! Per me è stato davvero bello poter lavorare a questa storia e di sicuro lo rifarei. Al momento sto provando a lavorare a qualche altra storia personale, fra una commissione e l'altra. E ovviamente continuo a osservare le persone.
Grazie a Eliana Albertini per averci concesso questa intervista. Eliana ha prestato la sua mano e la sua arte all’iniziativa Fumetti nei musei promossa dal MiBACT in collaborazione con Coconino Press - Fandango.

Se volete sapere di più sul fumetto Cambi di posto di Eliana Albertini e sull’iniziativa MIBACT Fumetti nei musei, seguiteci sui nostri canali social Instagram e Facebook dove, dal  5 maggio sarà possibile leggere gratuitamente il fumetto link

30 aprile 2020

Ufficio Promozione e Comunicazione
Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae

con Beatrice Carvisiglia ed
Eleonora D’Agostino
(Generazione Cultura)


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Chiusi ma aperti | Villa Adriana e Villa d'Este

Il direttore Andrea Bruciati parla dei progetti delle due Villae a Tivoli in un'intervista al Giornale dell'Arte.com, raccontando quanto sta avvenendo nelle due importanti residenze nei giorni dell’emergenza sanitaria.

Il Giornale dell'Arte.com


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Après le déluge: un nuovo viaggio fra opere riemerse e misconosciute

L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae raccoglie la sfida posta dall’emergenza sanitaria: inventare nuove modalità di narrazione e fruizione del patrimonio culturale per continuare a renderlo disponibile alla collettività. Per questo i social delle Villae, dal 31 marzo, intraprendono con il pubblico un percorso immaginario e quotidiano tra le opere riemerse e misconosciute della mostra Après le deluge, curata dal direttore Andrea Bruciati, in collaborazione con Benedetta Adembri e Micaela Angle, e inaugurata il 10 febbraio presso il Santuario di Ercole Vincitore e Villa d’Este.

Il progetto, grazie al paziente lavoro degli archeologi dell’Istituto, presenta un significativo nucleo di beni archeologici sottratti clandestinamente dal territorio italiano e recuperati dal Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale. A corredo dei reperti sono presentate anche opere su tela e supporto fotografico, provenienti da collezioni private: si tratta di capolavori che hanno come tratto comune un'iconografia rispondente all’idea di paesaggio in età moderna e contemporanea, dalle profonde affinità con la storia delle Villae.
La mostra e la campagna social hanno il medesimo fine di restituire al pubblico opere “irraggiungibili”.

“L’interesse di questo progetto di comunicazione - spiega Andrea Bruciati, direttore delle Villae - deriva dalla possibilità di sottrarre ancora una volta all’oblio un patrimonio sommerso per recuperarlo, in modo alternativo ma complementare, alla pubblica fruizione, esaltandone la funzione identitaria. Abbiamo tutti bisogno di proiettarci, come il titolo stesso della nostra esposizione suggerisce, après le déluge, verso la bellezza, la condivisione e l’incanto. Jules Verne nei suoi romanzi sui mondi perduti ha raccontato come l’ignoto permetta di viaggiare con la mente, immaginando terre sconosciute o fondali inaccessibili. Non rassegnandoci alla perdita e alla distanza, invitiamo ad una nuova avventura dello spirito che fruisca di strumenti diversi per attingere ad un patrimonio perenne.”


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DANTEDI'- 25 marzo 2020

O Nïobè, con che occhi dolenti / vedea io te segnata in su la strada, / tra sette e sette tuoi figli spenti! (Pg XII 37)

Celebriamo Dante e l'eternità del mito e della poesia con i versi della Commedia su Niobe, la quale nelle nostre collezioni e nei nostri progetti espositivi ha un ruolo centrale.

Nella regina pietrificata che, mossa dalle più comuni debolezze umane si misura con l'imponderabile, patendo morte e distruzione, è rappresentata la nostra stessa condizione di fragilità. Niobetrasforma però il pianto dei suoi occhi dolenti in fonte feconda, mostrandosi roccia consapevole, come dicevano gli antichi, e segno perenne, attraverso la poesia di tutti i tempi, per noi contemporanei.

#dantedì

#ioleggodante

segui l'iniziativa sul sito web del MiBACT


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Corso Passepartout

Data: 12 .03.2020 Rinviato a nuova data
Sede: Tivoli, Santuario di Ercole Vincitore

Programma e contenuti:

Il corso ha l’obiettivo di fornire a docenti, operatori museali, educatori e guide turistiche autorizzate, una conoscenza di base sugli strumenti, i metodi e le esperienze nazionali e internazionali nell'ambito dell’accessibilità al patrimonio culturale e dell'educazione all'arte delle persone con disabilità visiva. Inoltre l’esperienza diretta dell’Istituto permette di offrire una panoramica aggiornata sulle proposte, gli obiettivi e i progetti più recenti in atto nelle VILLAE.

Percorso formativo 5 ore + 2,5 di workshop.
Numero massimo di partecipanti: mattina senza numero chiuso e pomeriggio massimo 15 persone per workshop (possono essere fatti due turni)

9.30 Lucilla D’Alessandro (VILLAE), L’accessibilità: temi, progetti, realizzazioni
Davide Bertolini (VILLAE), Mostre, percorsi, programmi: l’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este in chiave dinamica e progettuale

10.00- 11.30 Aldo Grassini (Presidente del Museo Tattile Statale Omero), Diritto alla cultura delle persone con minorazione visiva e tutela dei beni culturali; Importanza dei Sensi e loro specificità;
PAUSA
11.45 - 12.45 Andrea Socrati (Museo Tattile Statale Omero), L'educazione artistica per i non vedenti come strumento di integrazione culturale e sociale; l'arte attraverso il tatto. Metodi e strumenti per una didattica dell'arte inclusiva

12.45 – 13.45 Cristiana Carlini (Museo Tattile Statale Omero) La funzione del museo; Le principali esperienze nazionali ed internazionali nel campo dell’accessibilità al patrimonio museale e dell’educazione artistica ed estetica delle persone con minorazione visiva;
13.45 -14.00 discussione
PAUSA PRANZO
15.00 – 17.30 Workshop Forme al buio,
Formatore: Andrea Sòcrati, Cristiana Carlini

Obiettivi
Acquisire informazioni sulla percezione visiva, la percezione tattile e la percezione aptica. Mettere in gioco le capacità tattili senza l’ausilio della vista per riconoscere le forme in rilievo. Acquisire consapevolezza sulle modalità di approccio all’arte delle persone con disabilità visiva.
Attività (Tempo complessivo: 2,5 ore):
Lezione sulla percezione visiva, la percezione tattile e la percezione aptica. Concetto di immagine.
Incorporare la forma: esercizi riassumere la posizione delle statue, rifare il gesto dell’artista, (guardo e disegno).
Esplorazione tattile senza l’ausilio della vista.
Esplorazione tattile senza l’ausilio della vista di lettere Braille e orientamento nello spazio.

17.30 – 18.00 Micaela Angle (VILLAE), La didattica tra formazione ed educazione: le esperienze

Costo e modalità di iscrizione

1. effettuare una preiscrizione alle mail:
lucilla.dalessandro@cultura.gov.it;
va-ve.accessibilita@cultura.gov.it;
inserendo nell’oggetto “corso Passepartout”

2. attendere conferma di accettazione entro il 29 febbraio

3. a conferma avvenuta versare la quota di 30 euro
- utilizzando la Carta Docente mediante iscrizione sulla piattaforma SOFIA-MIUR – numero di corso 39943 oppure
- mediante bonifico a: Villa Adriana e Villa d’Este - IBAN: IT 39 X 03069 05020 100000046101 indicando nella causale: Nome e Cognome – corso Passepartout

4. Inviare copia dell’iscrizione o del bonifico a:
lucilla.dalessandro@cultura.gov.it;
va-ve.accessibilita@cultura.gov.it;
includendo i dati personali e contatti mail e telefonici