Villa Adriana. Il potere dell’architettura: un’archeologia olistica per il terzo millennio
L’istituto Villa Adriana e Villa d’Este - Villae, è lieto di presentare lunedì 8 febbraio (ore 16.00-18.00), un webinar con focus su Villa Adriana, organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia.
L’evento digitale, dal titolo Villa Adriana. Il potere dell’architettura: un’archeologia olistica per il terzo millennio, si pone l’obiettivo di far conoscere lo stato dell’arte delle ricerche su Villa Adriana e sull’architettura adrianea. Lo scopo è rinnovare la riflessione e sensibilizzare studiosi e professionisti, anche di settori diversi, interessati alla tematica, che si presenta notevolmente ricca di spunti sia per future ricerche che per ponderate azioni di restauro, nell’ambito di una gestione mirata a salvaguardare e valorizzare uno straordinario patrimonio culturale, bene comune dell’umanità (WHL UNESCO, 1999). Allo sviluppo della riflessione concorrono professionalità e sensibilità diverse a testimonianza della fecondità culturale del tema.
Villa Adriana è oggi più che mai un attivo cantiere di studi e una fucina di saperi e novità. Il programma, prevede di approfondire la conoscenza di Adriano attraverso alcuni temi che rimandano alla sua immaginifica visione architettonica. Illuminato e ambizioso, l’imperatore ha infatti preferito dedicarsi ad una progettualità costruttiva fatta di grandi e meravigliose opere.
A tal proposito, il direttore Andrea Bruciati dichiara: “La multiforme esperienza di Adriano è ricondotta ad unità nella villa, creando un vero e proprio ecosistema, espressione di quella ‘varietà, molteplicità e multiformità’ volte naturalmente alla sperimentazione dei codici espressivi. L’articolazione dei fili narrativi, la complessità del linguaggio, la profusione di materiali eterogenei e le tecniche ingegneristiche avveniristiche per l’epoca, convivono in un insieme straordinario e vario, in continuo movimento e tensione fra le parti, sempre proteso verso un’idea di perfezione e completezza. Questa trasversalità è anche il segno dell’attuale progetto di gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico, monumentale e naturalistico di Villa Adriana. Credo infatti alla costituzione di nuovi palinsesti e l’eccezionalità del sito, inteso come palinsesto cangiante e primario nel contempo, mi permette ogni giorno di immaginarmeli come realizzabili.”
Programma e iscrizione link
L’incontro si svolge tramite piattaforma “GoToWebinar”.
Villa Adriana, Webinar 8 febbraio 2021_Programma
Le Villae riaprono al pubblico
L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae è lieto di comunicare la riapertura al pubblico dei propri siti, dal 1 febbraio 2021, con un’offerta culturale rinnovata e arricchita e con una tariffazione dedicata al pubblico di prossimità e favorevole anche per chi voglia vivere pienamente il contesto territoriale tiburtino (Villae con voi).
Accanto al patrimonio archeologico e paesaggistico, a Villa Adriana aprono anche (ore 10.00-13.00) i Mouseia, chiusi dal 2014, significativamente rinnovati negli apparati didattici e nei colori, nonché - grazie allo sponsor tecnico Fratelli Guzzini SpA - nel racconto della luce. È l’occasione per offrire ai visitatori, attraverso le opere che vi sono conservate, un’esperienza di intensa bellezza e profonda armonia.
Al Santuario di Ercole Vincitore sono state prorogate ben due mostre per garantirne la fruizione al pubblico. La prima, Fumetti nei Musei, allestita presso la Sala Mecenate, è espressione di una iniziativa lanciata nel 2018 dal MiBACT per raccontare, in particolar modo ai giovani, la ricchezza del patrimonio culturale italiano in una modalità coinvolgente e con un linguaggio immediato attraverso le storie realizzate da fumettisti di eccellenza per 51 realtà museali. La seconda mostra, Après le déluge. Viaggio tra opere riemerse e misconosciute, espone all’Antiquarium circa 40 reperti antichi recuperati dal Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, in quanto oggetto di scavi clandestini sul territorio italiano. La mostra è presentata in un recente volume (dicembre 2020) curato dall’Istituto ed edito da Gangemi.
A Villa d’Este, infine, è in corso l’esposizione Ecce Homo: l’incontro fra il divino e l’umano per una diversa antropologia. Una introduzione. La mostra anticipa l’omonima esposizione, prevista per la primavera 2021, di cui costituisce un’autonoma sezione. Le rappresentazioni dei momenti salienti della passione di Cristo, presenti in questa introduzione, raccontano il dolore terreno del Figlio di Dio, dischiudendo al visitatore un intimo colloquio tra divino e umano evocato dal titolo della mostra.
“Al di là della valenza estetica dei nostri siti – riflette il direttore delle Villae Andrea Bruciati – vi è una ferma consapevolezza del ruolo etico e della responsabilità sociale dell’Istituto. Per questo le nostre attività non si sono fermate durante il periodo di chiusura e riapriamo con una proposta densa e articolata, che parla un linguaggio diversificato e si rivolge a pubblici e sensibilità differenti. Nelle Villae si può ritrovare una dimensione condivisa in cui riconoscersi, in specie con riguardo alla comunità locale e al pubblico di prossimità, e si può recuperare, nel patrimonio che fonda la nostra identità, il nucleo costitutivo di una nuova socialità”.
Après le déluge. Viaggio fra opere riemerse e misconosciute
L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae presenta il catalogo della mostra Après le déluge. Viaggio fra opere riemerse e misconosciute, a cura di Andrea Bruciati con Benedetta Adembri e Micaela Angle, tenutasi presso Villa d’Este a Tivoli dal 10 febbraio al 4 ottobre 2020 e ancora in corso al Santuario di Ercole Vincitore, dove è stata prorogata al 2021 per consentirne la fruizione al pubblico in vista di una riapertura.
La pubblicazione intende accompagnare e integrare il progetto espositivo. Si tratta infatti di un volume agile, volto a riflettere sul rapporto fatale tra arte e visione, patrimonio e collettività. Nello specifico, la mostra nasce da un’operazione effettuata dal Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale presso il porto franco di Ginevra. Tale intervento ha consentito di restituire al patrimonio italiano un significativo nucleo di materiali sottratti illecitamente, che, destinati alla dispersione, sono invece ora entrati a far parte delle collezioni delle Villae e che troveranno sede stabile nella Grotta di Venere, adiacente alla ben nota Fontana dell’Ovato. Ricomporre i frammenti di questo racconto è pertanto una sfida complessa, resa ancor più difficile dalla perdita del contesto di rinvenimento, uno dei principali danni causati dal mercato illegale di reperti antichi. Ai materiali riacquisiti, si assommano dodici opere messe a disposizione da collezionisti privati, che hanno inteso disvelarne il valore e la bellezza attraverso un atto di condivisione. Il progetto si inserisce in una programmatica e intensa attività di cooperazione con i Carabinieri, iniziata nel 2019 con la consegna all’Istituto della cosiddetta Arianna, un coperchio di sarcofago in marmo, collocato nel chiostro di Villa d’Este, di cui ha determinato il riassetto museografico. L’Arianna infatti dialoga in modo silenzioso e complice con la cosiddetta ‘Venere dormiente’ della fontana del chiostro, che assurge a dispositivo focale e snodo primario del rinnovato percorso di visita.
“Riconfigurando presente e passato e creando uno spazio volto alla condivisione estetica ed esperienziale da parte della collettività – commenta il direttore Andrea Bruciati – l’opera d’arte recuperata si carica di ulteriore valore: provenendo metaforicamente da fondali sinora inaccessibili, dischiude la propria testimonianza arcana al visitatore, disvelando mondi sommersi. L’insieme di reperti a noi affidati ha implementato le collezioni dei diversi siti dell’Istituto, che finalmente si palesano non solo come monumenti ma anche come musei straordinari, e torna ad essere restituito e narrato attraverso la promozione di progetti mirati che questa pubblicazione anticipa e suggerisce.”
Après le déluge. Viaggio fra opere riemerse e misconosciute
Autore: Andrea Bruciati (a cura di), con Benedetta Adembri e Micaela Angle
Testi e apparati didattici a cura di: Benedetta Adembri, Micaela Angle, Andrea Bruciati, Viviana Carbonara, Lucilla D’Alessandro, Sergio Del Ferro, Renata Esposito, Veronica Fondi, Sabrina Pietrobono, Roberto Riccardi
Editore: Gangemi Editore
Collana: Arte
Formato: 14 x 24 cm
Legatura: Filorefe
ISBN13: 9788849240108
ISBN10: 9788849240108
Ub.int:
Facing English text
Anno di edizione: 2020
Pagine: 92
Villae_continua la sospensione dei servizi di apertura al pubblico
Continuano ad essere sospesi i servizi di apertura al pubblico dei tre siti afferenti all'Istituto autonomo: Villa Adriana, Villa d'Este e Santuario di Ercole Vincitore, ai sensi del DPCM 14 gennaio 2021, recante le nuove misure per il contenimento dell’emergenza epidemiologica COVID-19 e in osservanza dell'ordinanza del Ministero della Salute del 16 gennaio 2021 (ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 per le Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle d’Aosta)
Carta di Adriano_Un patto per l’ambiente e il territorio
L'Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d'Este – Villae è stato promotore, il 10 ottobre 2020 a Villa Adriana, di un incontro sulle opportunità e le criticità che coinvolgono i vari Comuni interessati al progetto di un distretto turistico dell’agro tiburtino-prenestino e della Valle dell’Aniene.
Da questo incontro è scaturita la Carta di Adriano, un patto per l’ambiente e il territorio finalizzato a condividere strategie e attivare sinergie per la valorizzazione e la promozione del distretto. La Carta è stata sottoscritta, nel corso del mese di dicembre, oltre che dalle Villae, dai Sindaci di un ampio territorio: Michel Barbet (Guidonia Montecelio), Mario Moretti (Palestrina), Federico Mariani (Poli), Giovanni Colagrossi (San Gregorio da Sassola), Francesco Pelliccia (Subiaco) e Giuseppe Proietti (Tivoli); ha aderito inoltre il Presidente della IX Comunità Montana, Nando Cascioni. Sostenitrici del documento sono state le associazioni e i comitati portatori di interessi comuni a tutela del territorio e dell’ambiente, in particolare l’Associazione Ponte Lupo, presieduta da Urbano Barberini.
Il lavoro collettivo intende definire strategie condivise di gestione, conservazione e valorizzazione e vede le Villae nel ruolo di motore della riflessione e dell’azione comune per il paesaggio, il patrimonio culturale e, non da ultimo, la qualità della vita della popolazione residente. Del resto, il territorio del distretto cui si riferisce la Carta di Adriano è in parte ricadente nella buffer zone dei due siti UNESCO di Villa Adriana e Villa d’Este. Il documento rappresenta quindi un importante passo nella direzione del processo partecipativo finalizzato all’elaborazione del piano di gestione unico per i due siti, richiesto dall'appartenenza alla World Heritage List e promosso dal Segretariato Generale del MiBACT Servizio II - Ufficio UNESCO.
“La valorizzazione di un territorio - dichiara il direttore delle Villae, Andrea Bruciati - passa imprescindibilmente attraverso valori etici condivisi. La Carta di Adriano vuole essere un laboratorio aperto al fine di definire le modalità di costruzione di un distretto comune, vicino e complementare, ma talora alternativo, alla grande metropoli: un’unione di più imprese pubbliche e private che collaborano per perseguire un obiettivo partecipato di valorizzazione e promozione dell’intero territorio. La ricerca di senso, causata dall’attuale situazione emergenziale, deve giocoforza portare a inediti palinsesti di sviluppo improntati a sostenibilità, responsabilità ambientale e salvaguardia del patrimonio storico-artistico e archeologico.”
PER LE FESTE REGALA UNA NUOVA PRIMAVERA NELLE VILLAE
VILLA ADRIANA_ BIGLIETTO SPECIALE EDIZIONE NATALE 2020
Le VILLAE augurano buone feste al proprio pubblico con una speciale promozione. Esclusivamente nel periodo dal 18 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è possibile acquistare e donare un biglietto valido dalla riapertura dei musei al 30 giugno per Villa Adriana e comprensivo di audioguida a 10 euro. Si tratta di un regalo prezioso e inedito: la suggestione di una dimora imperiale, la campagna romana e i suoi scorci, il racconto di millenni di storia che hanno plasmato il paesaggio. Ma soprattutto l’idea di una nuova primavera di rinascita e di socialità.
Villa Adriana, dichiarata nel 1999 Patrimonio dell’Umanità UNESCO, fu costruita tra il 118 e 138 d.C. dall’imperatore Adriano, in un territorio verdeggiante e ricco di acque nei pressi di Tivoli, l’antica Tibur. La villa comprendeva strutture residenziali, terme, ninfei, padiglioni e giardini. Straordinaria era la ricchezza della decorazione architettonica e scultorea della villa che è stata oggetto di frenetiche e sistematiche ricerche a partire dal Rinascimento. Nel sito sono stati conclusi da poco i lavori per i Mouseia, di nuovo disponibili al pubblico sin dalla riapertura dei musei nel 2021. Il biglietto speciale edizione Natale comprende l’accesso al rinnovato spazio museale di Villa Adriana che, inedito negli apparati e nel racconto della luce, ospita i reperti rinvenuti a partire dai grandi scavi degli anni Cinquanta del Novecento, tra i quali il suggestivo ciclo scultoreo del Canopo.
Villa Adriana_ biglietto speciale edizione Natale
Cosa include: 1 ingresso con audioguida per 1 adulto (titolo d’ingresso € 6,00 + audioguida tariffa sconto € 4,00)
Validità offerta e tempo di acquisto: dal 18 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 Costo: € 10,00 anziché 15,00
Dove: link
Modalità d’uso: il biglietto è valido da gennaio al 30 giugno 2021 (il periodo di validità sarà esteso in caso di chiusure imposte dall’emergenza Covid).
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VILLAE Una nuova immagine per un nuovo anno
Comunicato Stampa
L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este-Villae, in occasione delle festività natalizie, è lieto di annunciare che è online il nuovo sito web multilingue villae.cultura.gov.it, tramite il quale gli utenti di tutto il mondo possono entrare in contatto con l’universo Villae. Il sito, in responsive design, presenta una veste grafica rinnovata e dinamica, che valorizza le cinque sedi dell’Istituto: Villa Adriana, Villa d'Este, Santuario di Ercole Vincitore, Mensa Ponderaria, Mausoleo dei Plautii.
Le sezioni dedicate ai luoghi contengono immagini, video e animazioni in grado di illustrare e raccontare, come sintetizzato nel claim in home page, “tante meraviglie in un'unica istituzione museale”. La sfida è stata infatti quella di concepire un sito web in grado di trasferire non solo l’unicità delle Villae e della relativa mission ma anche la molteplicità della proposta culturale che si articola nelle diverse sedi e nei differenti progetti scientifici.
Ampio spazio è dato alle mostre e ai servizi dell’Istituto, accessibilità, concessioni d’uso, servizi educativi, fotoriproduzioni, con pagine dedicate, ricche di immagini e informazioni. Poiché le Villae sono un bene fragile e prezioso, un patrimonio condiviso che ha bisogno del sostegno di tutti per la manutenzione e la conservazione, è stata inserita anche una pagina Sostienici, relativa a sponsorizzazioni, Art Bonus e 5x1000. Infine, grande spazio è riservato anche a news ed eventi, per raccontare un patrimonio in continuo divenire.
L’attenzione allo sviluppo di una nuova comunicazione, l’innovazione e la facilità nell’esplorazione sono sempre stati gli obiettivi primari dell’Istituto e questa attitudine si riflette nel nuovo portale che offre immagini di forte impatto, combinate con contenuti di qualità, oltre che una navigazione semplice e intuitiva da pc, mobile e tablet.
Grazie a questo strumento si rafforza l’idea di mettere a punto una struttura culturale elastica e interdisciplinare che pone al centro il patrimonio culturale, inteso come elemento identitario per costruire un diverso futuro e ripensare creativamente il nostro immaginario. Inoltre il sito rappresenta una realtà dinamica, in costante evoluzione, revisione critica e trasformazione, in quanto espressione di un’istituzione culturale al servizio della società e del suo tempo: a tal proposito è già in corso l’implementazione delle lingue disponibili, con un’apertura all’Oriente e al cinese, della sezione accessibilità, tema particolarmente caro alle Villae, e di quella UNESCO.
Commentando la nascita del nuovo sito internet Andrea Bruciati, direttore delle Villae, afferma: “Siamo molto orgogliosi per un risultato che giunge in situazione di eccezionale emergenza. La crescita digitale delle Villae, con il nuovo sito oltre che con un impegno sempre più ricco di contenuti sui social, ci offre la possibilità di rimanere maggiormente in contatto con il nostro pubblico, di fornire aggiornamenti, supporto dedicato e informazioni utili. Ritengo rappresenti un passo importante per i nostri futuri obiettivi, una Community Villae unica sul territorio e dall’enorme potenziale. Il nuovo sito trasforma le VILLAE in uno spazio performativo: un grande palcoscenico in cui coesistono attività aperte a 360 gradi , con dimensioni spaziali e temporali diverse che mirano a coinvolgere il pubblico attraverso una programmazione che sia insieme accessibile e comprensibile; una piattaforma digitale condivisa che possa essere uno spazio per la reciprocità, la convivialità e l'informazione riguardante il ruolo della tutela, della valorizzazione, della produzione artistica e della sua ricezione.”
Realizzato dalla Società Archimedia 181, in stretta sinergia con l’Ufficio Promozione e Comunicazione delle Villae, il sito è ora a disposizione degli utenti.
BUONA VISIONE!
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Villæ – Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este
Ufficio Promozione e Comunicazione
va-ve.promozione@cultura.gov.it
XVI Edizione della Giornata del Contemporaneo VILLAE. FUTURE RADICES
L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae partecipa sabato 5 dicembre 2020 alla XVI Giornata del Contemporaneo, il grande evento che AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani dedica al suo pubblico. In quest’anno profondamente condizionato dall’emergenza pandemica, la Giornata del Contemporaneo assume una veste necessariamente diversa da quella tradizionale, che opera su un doppio binario, online e offline.
Per questa sedicesima edizione i progetti proposti dalle Villae, veicolati sui canali social, sono molteplici e profondamente calati nella stretta attualità, da cui il titolo Villae. Future Radices. Il gioco di parole scaturisce in primo luogo dal fatto che la progettualità coinvolge in parallelo entrambi i siti UNESCO, Villa Adriana e Villa d’Este, ed esprime l’interesse delle Villae, nonché l’investimento sull’arte e sulla ricerca contemporanea, con programmi che veicolano e amplificano il messaggio universale e trasversale dei siti Patrimonio dell’Umanità. D’altro canto si tratta di interventi ed azioni che, chiusi al pubblico nel mese di novembre a causa della pandemia, affrontano, in maniera diretta ed emotivamente immersiva, le esigenze spirituali ed intellettuali di oggi con sensibilità attuali, sublimandone le aspettative, le paure e i desideri più profondi. La proposta contemporanea delle Villae sia avvia inoltre a diventare collezione e ad essere sempre più fruita anche digitalmente
Tale operatività viene ribadita durante la Giornata del Contemporaneo attraverso la presentazione di opere significative. La prima trova piena espressione grazie al format Level 0 di ArtVerona, a Villa Adriana nell’intervento di Tomaso De Luca (Verona, 1988) che ha realizzato In case you get caught in the forest (2020, videocolor, sonoro, 4’30”), un’installazione site specific presso il monumentale Teatro Marittimo.
“L’opera - racconta Andrea Bruciati, direttore delle Villae - mette in scena alcuni scatti privati riferibili a comunità urbane statunitensi falcidiate dall’AIDS negli anni Ottanta e Novanta del Novecento. L’immaginario erotico esce da una dinamica privata, portando con sé il fantasma dell’epidemia, come un diario abbandonato della nostra giovinezza. L’intervento, quasi poetico, enumera immagini di vecchi rotocalchi, melanconici sguardi di un erotismo d’antan, incastonate nella zona più intima della residenza imperiale. Attraverso il trascorrere delle fotografie ingiallite, si accarezza l’idea che ogni luogo celi una memoria privata ed una pubblica, meritevoli entrambe di essere salvate dall’erosione della storia”.
Per quanto concerne Villa d’Este invece si rappresenta il racconto di Ecce homo: l’incontro fra il divino e l’umano per una diversa antropologia. Una introduzione, con il pluripremiato video di Anri Sala (Tirana 1974), Uomoduomo (2000, videocolor, 1’41’’) che, ambientato presso la suntuosa Sala del Trono, rappresenta emblematicamente l’eccentrico percorso in solitaria dell’esposizione
“La prospettiva della mostra – prosegue Andrea Bruciati - esprime il significato profondo e universale della passione di Cristo, consentendo di accostare iconograficamente ad essa differenti percorsi umani e artistici, diacronici alle epoche ma dalle affini sensibilità culturali. Fra gli artisti contemporanei si annoverano Mario Giacomelli, Anri Sala, Hermann Nitsch, ma anche il musicista Moby con il video musicale Natural Blues, a significare la costante attualità e la poliedricità di linguaggi, talora dirompenti e dolorosi, motivo di riflessione e speranza che connota la fragilità della condizione umana”.
Villa Adriana: progetto ATLAS. Indagine sul patrimonio e sui suoi valori universali
Comunicato stampa
La notizia della presenza di un’opera in marmo proveniente da Villa Adriana nell’asta «Classic Week Antiquities» organizzata da Christie's a Londra il 16 dicembre ha acceso i riflettori, in coincidenza con la prossima riapertura dei Mouseia all’interno del sito, da una parte sulla straordinarietà della decorazione architettonica e scultorea di Villa Adriana, i cui capolavori figurano oggi nei più importanti musei del mondo, dall’altra sul progetto ATLAS, per la mappatura di questo patrimonio, che le Villae stanno strutturando.
Il reperto scultoreo all’asta, che rappresenta Dioniso, fu rinvenuto a Villa Adriana, probabilmente al Pantanello, e ceduto da Gavin Hamilton (1723-1798), pittore scozzese appassionato di archeologia e mercante di antichità, a Lord Shelburne (1737-1805), divenendo parte di una delle più celebri raccolte private di antichità del XVIII secolo. Dopo la morte del collezionista, la scultura rimase di proprietà della famiglia fino al 1930, quando fu venduta a Karl Bergsten (1869-1953), entrando nella Bergsten Collection di Stoccolma. Il Dioniso è probabilmente una statua adattata ad erma dallo stesso Hamilton, che come tale la cedette a Lord Shelburne.
Se il complesso degli interventi di reintegrazione testimonia una storia collezionistica di sommo interesse, la scultura ha soprattutto il merito di esprimere la suggestione per l’immenso patrimonio scultoreo di Villa Adriana. Nel sito sono stati conclusi i lavori per la riapertura dei Mouseia, i cui spazi ospitano i reperti rinvenuti a partire dai grandi scavi degli anni Cinquanta del Novecento, tra i quali il ciclo scultoreo del Canopo.
Tanta parte di Villa Adriana è tuttavia diffusa, figurativamente “seminata”, nei musei e nelle collezioni del mondo, a rappresentarne i valori universali su cui si fonda l’iscrizione nella World Heritage List UNESCO. Per questo le Villae stanno lanciando il progetto ATLAS, una mappatura del patrimonio di Villa Adriana presente nelle principali raccolte del mondo. Non si tratta solo di una ricerca iconografica, bibliografica o di un GIS, ma di una piattaforma trasversale che permetta alle istituzioni coinvolte di dialogare attivamente nella costruzione del sapere, riservando a Villa Adriana il ruolo di motore generatore di valori identitari condivisi.
“Le Villae - dichiara il direttore, Andrea Bruciati – con il progetto ATLAS intendono rivolgersi sia agli specialisti che al pubblico generalista, proponendo una mappa delle costanti della memoria occidentale e degli archetipi culturali che affondano le loro radici o hanno i loro elementi nodali nel patrimonio di Villa Adriana. Un racconto per miti, figure, allegorie e simboli che funga anche da orientamento in un pluristratificato e sedimentato universo culturale trasversale, che l’individuo necessita di decodificare, senza tuttavia alienarsi dall’emozione”.
Villa d’Este_Giardino Storico d’Europa
Comunicato stampa
La European Route of Historic Gardens, di cui le Villae fanno parte con il giardino di Villa d’Este, ha ottenuto nell’ottobre 2020 l’ambito riconoscimento di Itinerario culturale dal Consiglio d’Europa, portando a quaranta i percorsi certificati.
Villa d’Este si inserisce pienamente in questo straordinario itinerario botanico, architettonico e culturale che attraversa vari Paesi e si pone in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. L'obiettivo principale del programma comune è contribuire alla promozione dell'identità e della cittadinanza europea attraverso la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio dell'Europa e allo sviluppo di legami culturali e dialogo con altri paesi e regioni.
“Il giardino di Villa d’Este – commenta il direttore delle Villae Andrea Bruciati – nella sua costituzione / composizione di architettura fluida, anche vegetale e come tale rinnovabile e in continuo mutamento, riesce a trasmettere forti suggestioni sensoriali, e non solo. In quanto ecosistema raffinatissimo, frutto del sapiente equilibrio fra natura ed artificio, esprime la sua valenza di rivisitazione dell’otium romano, declinato secondo la rappresentazione tardo rinascimentale del potere. In questi anni l’Istituto ha messo in atto un processo culturale di recupero del paesaggio e di reinterpretazione dei suoi valori, che assume oggi, che siamo chiamati a riscoprire il tempo e la lentezza, una notevole connotazione simbolica. Siamo perciò molto orgogliosi dell’ottenimento di questa certificazione come Itinerario culturale del Consiglio d’Europa e riteniamo fondamentale che il dialogo culturale, obiettivo fondante dell’European Route of Historic Gardens, si estenda e si rafforzi”.
Villa d’Este con l’impressionante e unica al mondo concentrazione di fontane, ninfei, grotte, giochi d’acqua e musiche idrauliche, costituisce uno dei primi esempi di giardino all’italiana in cui regna una perfetta armonia, fondata su ritmo, proporzione ed equilibrio, che si dichiarano nel geometrismo e nel rigoroso controllo delle parti e del rapporto di esse con il tutto. È stata per i suoi valori universali dichiarata nel 2001 Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Info: www.europeanhistoricgardens.eu; www.coe.int/routes
Il Santuario di Ercole Vincitore si candida al riconoscimento del prestigioso Marchio del patrimonio europeo
Nell’ambito della selezione 2021 per il Marchio del patrimonio europeo, l’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este - Villae ha presentato la propria candidatura al Segretariato generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo con il complesso archeologico – monumentale del Santuario di Ercole Vincitore.
I luoghi culturali simbolo della storia europea sono senza dubbio fondamento di comunanza e unitarietà dell’Unione Europea. A tale riguardo, una delle più significative azioni comunitarie, approvata dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione Europea, prevede l’assegnazione del Marchio del patrimonio europeo a quei siti che abbiano apportato un contributo rilevante alla storia e alla cultura europee, in grado di promuovere il dialogo interculturale e lo sviluppo del senso di appartenenza all’Unione stessa. Il Santuario di Ercole Vincitore, con oltre venti secoli di storia, aspira a pieno titolo alla conquista del prestigioso marchio, per questo partecipa, con altri 5 siti, alla preselezione nazionale, da parte di una Commissione appositamente costituita con un decreto dal Segretario generale MiBACT, per la presentazione delle candidature, fino a un massimo di due, alla Commissione europea entro il 1° marzo 2021.
“Questa candidatura – dichiara Andrea Bruciati, direttore delle Villae– ha l’obiettivo di valorizzare e far conoscere il patrimonio storico-culturale di Tivoli, puntando sui valori universali di cui siamo depositari. Il Santuario di Ercole Vincitore, con il suo eccezionale ecosistema diacronico, si racconta ad una platea internazionale, con modalità innovative ed inedite, in grado di offrire una proposta culturale, didattica, sociale, nonché turistica, densa e diversificata, nell’ottica di una coscienza comunitaria europea condivisa”.
Il Santuario fu infatti un imponente modello architettonico e centro nevralgico della vita religiosa e commerciale di epoca romana, crocevia di popoli, merci, culture gravitanti attorno al Mar Mediterraneo. Tale vocazione fu confermata successivamente accogliendo monasteri, la scuola gesuitica di Sant’Ignazio di Loyola, i viaggiatori del Grand Tour, le utopie di Piranesi, le fonderie napoleoniche e le industrie che segnarono fondamentali tappe dei mutamenti antropologici dall’Europa moderna fino alla stretta contemporaneità. Il Santuario di Ercole Vincitore non è solo uno straordinario testimone della storia del continente, ma anche un protagonista dei suoi valori fondanti quale luogo di accoglienza e integrazione fra genti e laboratorio di esperienze all’avanguardia nel campo della cultura, dell’integrazione sociale e dell’innovazione tecnologica, oggi intesa come volano di sviluppo sostenibile per un’economia circolare volta al benessere collettivo.
Info: https://www.marchiopatrimonio.beniculturali.it/preselezione-siti-candidati/
Da Villa Adriana 250 anni dopo a Londra
Comunicato stampa
Le Villae di Tivoli non finiscono mai di stupire e rinnovare il racconto di se stesse: è di questi giorni la notizia della presenza di una scultura proveniente da Villa Adriana nell’asta «Classic Week Antiquities» organizzata da Christie's a Londra il 16 dicembre. Il reperto scultoreo, che rappresenta Dioniso, ha una storia collezionistica di sommo interesse. Rinvenuto a Villa Adriana, fu ceduto da Gavin Hamilton (1723-1798), che al tempo gestiva la maggior parte dell’offerta di antichità vendute a collezionisti inglesi, a Lord Shelburne (1737-1805), divenendo parte di una delle più celebri raccolte private di antichità del XVIII secolo. Dopo la morte dell'aristocratico collezionista, peraltro Primo Ministro britannico durante le fasi finali della guerra di indipendenza americana, la scultura rimase di proprietà della famiglia fino al 1930, quando fu venduta al diplomatico Karl Bergsten (1869-1953), entrando a far parte della Bergsten Collection di Stoccolma. La storia collezionistica del pezzo è raccontata dalla casa d’aste.
Le Villae sono depositarie di un’altra parte di racconto. È noto che Gavin Hamilton, pittore scozzese appassionato di archeologia e mercante di antichità, condusse tra il 1769 e il 1771 le proprie ricerche su Villa Adriana al Pantanello, presso il Teatro Greco, dove furono intercettati alcuni marmi pertinenti all’arredo scultoreo della residenza imperiale, probabilmente accumulati per essere trasportati in vicine calcare. Per procedere alle indagini, Hamilton dovette addirittura far realizzare opere di drenaggio in considerazione della natura paludosa dei terreni. Le antichità rinvenute durante gli scavi al Pantanello finirono sul mercato antiquario e furono disperse tra varie collezioni private inglesi e romane; una parte venne acquistata dal pontefice Clemente XIV per i Musei Vaticani. Il Dioniso oggi all’asta - probabilmente una statua adattata ad erma dallo stesso Hamilton, che come tale la cedette a Lord Shelburne per decorare la sua residenza di Lansdowne House a Berkley Square a Londra - è significativo della straordinarietà della decorazione architettonica e scultorea di Villa Adriana, i cui capolavori figurano oggi nei più importanti musei del mondo. Presso la residenza imperiale a Tivoli, nei Mouseia, oggetto di lavori da poco terminati, e nei depositi, si conserva infatti solo una parte di questo immenso patrimonio e in particolare quello che venne rinvenuto a partire dai grandi scavi degli anni Cinquanta del Novecento, di cui è emblematico il grande ciclo scultoreo del Canopo.
“Le Villae - dichiara il direttore, Andrea Bruciati - si stanno impegnando per garantire che, alla fine della sospensione dell’apertura dovuta all’emergenza sanitaria, i Mouseia di Villa Adriana, chiusi dal 2014, tornino fruibili per il pubblico, rinnovati negli apparati didattici, nel racconto della luce e nei colori. Si tratta di regalare ai nostri visitatori, attraverso i reperti che vi sono conservati, intensa bellezza e profonda armonia. Non può che suscitare emozione anche il Dioniso oggi all’asta, poiché evoca la suggestione e il fascino che Villa Adriana ha esercitato nei secoli e ne racconta emblematicamente la storia e la fortuna in età moderna, rappresentandone i valori identitari. Del resto, l’unicità del complesso e l’universalità del suo messaggio, sancite dall’iscrizione alla World Heritage List UNESCO, sono legate proprio alla capacità di esercitare nel tempo un’influenza che va al di là dei confini geografici e culturali. Per questo le Villae stanno lanciando il progetto ATLAS, una mappatura del patrimonio di Villa Adriana presente nelle principali collezioni del mondo”.