Villa Adriana: riaprono Piccole Terme e Hospitalia
L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae riapre ufficialmente al pubblico il 21 maggio le Piccole Terme e gli Hospitalia, due aree cruciali di Villa Adriana, dopo i lavori di restauro condotti dal Segretariato Regionale per il Lazio nel ruolo di stazione appaltante e centro di costo. Tali interventi si sommano a quelli sui Mouseia, di recente riapertura, promuovendo in tal modo un ampliamento delle possibilità di fruizione pubblica e la complessiva rilettura da parte degli studiosi dell’area archeologica di Villa Adriana.
Dichiarato nel 1999 Patrimonio dell’Umanità UNESCO, il complesso fu costruito tra il 118 e 138 d.C. dall’imperatore Adriano, in un territorio verdeggiante e ricco di acque nei pressi di Tivoli, l’antica Tibur. La villa, estesa su un’area di almeno centoventi ettari, presenta un patrimonio architettonico polivalente, comprensivo di strutture residenziali, terme, ninfei, padiglioni e giardini.
I lavori, nel caso delle Piccole Terme, hanno riguardato il consolidamento e la ripresa delle murature, la pulitura delle superfici pittoriche e pavimentali, il rifacimento delle coperture con particolare riguardo per la Sala Ottagona; a tali lavori si accompagna il rinnovamento degli apparati didascalici e di comunicazione, nonché l’allestimento di un percorso di visita accessibile corredato da pannelli tattili in italiano e inglese con trascrizione in Braille per entrambe le lingue. Nel loro insieme gli interventi rendono di nuovo disponibile e pienamente fruibile al pubblico un complesso fondamentale di Villa Adriana. Nonostante la loro denominazione, le Piccole Terme rappresentano uno degli edifici più lussuosi della residenza: oltre alla varietà delle decorazioni marmoree, vi si può riconoscere una notevole ricchezza di soluzioni architettoniche nella pianta dei diversi ambienti, nelle volte e nello straordinario movimento di superfici curve e piane. Si può affermare che l’intero complesso fosse adibito ad una frequentazione imperiale, anche per la prossimità a complessi di analoga destinazione, come l’Edificio con Tre Esedre, il Ninfeo-Stadio e l’Edificio con Peschiera.
Gli Hospitalia, invece, erano un edificio destinato a personale di medio rango, al seguito della corte, noto soprattutto per i mosaici pavimentali a tessere bianche e nere che formano decorazioni di tipo geometrico e floreale. Anche su questo complesso si è intervenuti con attività di pulitura, restauro, e inoltre bonifica dell’intelaiatura in ferro dei vecchi interventi degli anni Cinquanta e Sessanta, anche con stacco di porzioni di pavimentazione, reintegrazione delle lacune e ricollocazione in situ delle tessere musive.
“Villa Adriana - dichiara il direttore delle Villae, Andrea Bruciati – appartiene dal 1999 al Patrimonio Mondiale dell’Umanità, in quanto capolavoro che riunisce in maniera unica le forme più alte di espressione della cultura materiale e artistica del mondo antico. Le Piccole Terme sono un edificio innovativo e sperimentale che ha fornito spunti interessanti per la formulazione espressiva del Barocco e di tutti quei linguaggi che possiedono una natura espansa: anche per questo rappresentano un edificio seminale per nuove visioni cognitive, una sorta di complesso votato alla metamorfosi delle forme secondo un impianto quasi organico, dove l'insieme delle parti costruisce un'architettura olistica in continuo movimento. Il nostro lavoro è pertanto teso a preservare questo luogo eccezionale, a favorirne la fruizione, facilitando la possibilità di accedervi e di goderne, e anche a promuoverne quotidianamente la reinterpretazione, alla luce della sensibilità contemporanea.”
Come osserva, infine, il Segretario Regionale del MiC per il Lazio, Leonardo Nardella, responsabile della stazione appaltante dei lavori: “L’ azione di restauro, favorita da un investimento esclusivamente pubblico, ha permesso di reinterpretare questo importante patrimonio in chiave contemporanea grazie all’uso e alla sperimentazione di nuove tecniche e materiali innovativi, leggeri e performanti e meno invasivi, a differenza dei precedenti restauri, proprio per il mantenimento di quei valori eccezionali che hanno condotto all’individuazione del sito UNESCO di Villa Adriana. Tra tutti, spicca la cupola trasparente in ETFE a sesto ribassato, che ha ricreato un volume chiuso con un minimo impatto visivo e senza interferire con le strutture antiche, consentendo di proteggere la Sala Ottagonale dalle acque meteoriche e da ulteriori dissesti statici. Durante i lavori, seguiti e monitorati dal responsabile unico del procedimento, dott.ssa Benedetta Adembri, dal direttore dei lavori, arch. Enrico Calcara e dall’ arch. Elsa Rizzi, con il coordinamento e il collaudo del Segretariato Regionale per il Lazio, sono emerse, peraltro, importanti novità scientifiche, che hanno permesso di ampliare la conoscenza dell’ architettura adrianea, in particolare della cupola della Sala Ottagona, liberata dai rifacimenti degli anni ’60, restituendo così all’ edificio delle Piccole Terme la loro fisionomia originale, distinta dalle Grandi Terme del comprensorio archeologico. Nonostante la battuta di arresto imposta dall’emergenza sanitaria nel 2020, la Stazione appaltante ha coordinato e concluso efficacemente i lavori di adeguamento e messa in sicurezza delle strutture murarie di epoca adrianea e del percorso di visita, ultimati lo scorso ottobre dall’impresa I.CO.RES srl, principale aggiudicataria della gara con Consorzio ARKE’ e la Ditta Forcellino. Insieme a quella dei musei e degli altri luoghi di cultura, la riapertura delle Piccole Terme e degli Hospitalia, dopo un lungo periodo di lockdown, segna una nuova fase di ripartenza nel mondo culturale, con l’auspicio che si aprano altre nuove porte verso il futuro”.
Nerone e Adriano. Le arti al potere_Convegno procrastinato a febbraio 2022
L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este - VILLAE comunica che il convegno “Nerone e Adriano. Le arti al potere”, previsto per il 23 e 24 settembre 2021, è rimandato al 24 e 25 febbraio 2022.
La decisione è stata imposta dalle norme emanate con i DPCM di marzo e aprile, intercorse successivamente alla pubblicazione della call. La chiusura di istituti e luoghi di ricerca e le limitazioni di accesso alle biblioteche hanno comportato inevitabili ripercussioni sulle attività di studio. Pertanto, facendo seguito alle richieste pervenute, si è deciso di procrastinare l’evento ai primi mesi del 2022.
Nuove scadenze per l’invio dei contributi saranno pubblicate su tutti i canali di comunicazione dell’istituto.
Le Villae riaprono al pubblico
L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae è lieto di comunicare la riapertura al pubblico di Villa Adriana, Villa d’Este e del Santuario di Ercole Vincitore il 26 aprile 2021, con l’entrata in vigore della normativa che individua in zona gialla la Regione Lazio per l’emergenza sanitaria da COVID-19.
Le Villae offrono iniziative culturali diversificate.
A Villa Adriana, accanto al patrimonio archeologico e paesaggistico, sono aperti anche (ore 10.00-13.00) i Mouseia, chiusi dal 2014, significativamente rinnovati negli apparati didattici e nei colori, nonché – grazie allo sponsor tecnico Fratelli GuzziniSpA – nel racconto della luce. È l’occasione per offrire ai visitatori, attraverso le opere che vi sono conservate, un’esperienza di intensa bellezza e profonda armonia. Sempre a Villa Adriana, l’Istituto ha appena concluso i lavori presso le piccole terme e gli hospitalia, due aree cruciali della Villa, ampliando la fruizione da parte del pubblico con l’allestimento di un percorso di visita accessibile anche a persone con disabilità motoria
Al Santuario di Ercole Vincitore è stata prorogata la mostra Fumetti nei Musei, allestita presso la Sala Mecenate, espressione di una iniziativa lanciata nel 2018 dal MiC per raccontare, in particolar modo ai giovani, la ricchezza del patrimonio culturale italiano in una modalità coinvolgente e con un linguaggio immediato attraverso le storie realizzate da fumettisti di eccellenza per 51 realtà museali
A Villa d’Este è in corso l’esposizione Ecce Homo: l’incontro fra il divino e l’umano per una diversa antropologia. Una introduzione. La mostra anticipa l’omonima esposizione, di cui costituisce un’autonoma sezione. Le rappresentazioni dei momenti salienti della passione di Cristo, presenti in questa introduzione, raccontano il dolore terreno del Figlio di Dio, dischiudendo al visitatore un intimo colloquio tra divino e umano evocato dal titolo della mostra.
A Villa d’Este e al Santuario di Ercole Vincitore, inoltre, sono stati di recente arricchiti i percorsi di visita con nuovi pannelli tattili, con l’obiettivo di ampliare la fruibilità dei siti.
Le Villae sono aperte, con modalità diversa da sito a sito, dal lunedì alla domenica. Nelle giornate di sabato, domenica e festivi è obbligatoria la prenotazione da effettuare on line con almeno un giorno di anticipo.
Villa d’Este, eccezionalmente, solo lunedì 26 aprile 2021 è aperta anche dì mattina.
Info:
Villa d’Este Orari, tariffe e modalità di accesso
Villa Adriana Orari, tariffe e modalità di accesso
Santuario di Ercole Vincitore Orari, tariffe e modalità di accesso
VILLAE DA TOCCARE_Nuovi percorsi tattili
L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – VILLAE è lieto di comunicare di aver arricchito i propri percorsi di visita con nuovi pannelli tattili, con l’obiettivo di ampliare la fruibilità dei propri siti. Le VILLAE, impegnate ad incoraggiare la riflessione e lo sviluppo della sensibilità comune sui temi dell’accessibilità, intendono offrire un ulteriore strumento di conoscenza ai propri visitatori, ma anche compiere un passo concreto nell’eliminazione delle barriere, sia fisiche che culturali, che impediscono una piena fruizione del patrimonio. In tal senso l’Istituto ha messo in campo uno sforzo progettuale e comunicativo per offrire strumenti a tutti, ivi comprese le persone con disabilità visiva, uditiva e intellettiva
Il ruolo centrale dell’accessibilità nella visione delle VILLAE si esprime in questo caso nell’allestimento di un percorso pilota nel giardino di Villa d'Este e al Santuario di Ercole Vincitore, con nuovi supporti di visita. I pannelli tattili, in italiano e inglese, con trascrizione in braille per entrambe le lingue, rappresentano in particolare il primo traguardo di un progetto ampio e articolato, curato dall'Ufficio Promozione e Comunicazione in collaborazione con tutte le professionalità dell’Istituto, sia tecniche che amministrative, e realizzato dalla società Archimedia 181, con la consulenza dell'UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus APS Sezione Territoriale di Roma).
“Questo nuovo percorso tattile, frutto di uno scambio di esperienze, necessità e competenze, rappresenta - dichiara Giuliano Frittelli, Presidente dell’UICI di Roma - un punto di partenza importante nella ricerca di soluzioni condivise volte a favorire l’accessibilità al patrimonio culturale. La collaborazione tra le diverse realtà del territorio è alla base dell’inclusione”.
“L’accessibilità - prosegue il direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, Andrea Bruciati - è per le VILLAE una priorità, che ha come obiettivo un modello inclusivo di accoglienza attento alle esigenze dei visitatori. La realizzazione di un percorso tattile, con l’abbattimento delle barriere sensoriali-percettive, rappresenta un importante traguardo che offre a cittadini e turisti l’opportunità di vivere pienamente e intensamente i nostri siti".
Info: lucilla.dalessandro@cultura.gov.it
Villae chiuse per Emergenza Covid-19
In base al nuovo decreto legge del Governo e all'ordinanza del Ministero della Salute, da martedì 30 marzo 2021 il Lazio è in zona arancione. Pertanto continuano a restare chiusi, fino a nuove disposizioni, i tre siti afferenti all’Istituto autonomo, Villa Adriana, Villa d’Este e Santuario di Ercole Vincitore.
Vita nova: arte in Italia alla luce del nuovo millennio
L'Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – VILLÆ, in occasione del Dantedì 2021, comunica di voler celebrare Dante Alighieri nei settecento anni dalla morte, con l’articolato e visionario progetto Vita nova: arte in Italia alla luce del nuovo millennio (8 ottobre 2021 - 13 febbraio 2022).
Il 2021 è infatti l’anno di Dante Alighieri: sono previste iniziative scientifiche sull’importante celebrazione in tutto il territorio nazionale e in molte città all’estero. L’Istituto ha da tempo iniziato a lavorare alla proposta culturale, che gode del sostegno del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e che viene condiviso nei contenuti man mano che il concept prende forma.
L’omaggio delle Villae, realizzato per quest’anno speciale, nasce da un’idea di Andrea Bruciati, direttore dell’Istituto, responsabile scientifico e curatore del progetto. L’iniziativa culturale, di ampio respiro e dedicata ad un vasto pubblico, prende le mosse da una serrata ricognizione scientifica che si esplica attraverso un prodotto editoriale fondativo e un focus espositivo espanso che si snoda lungo i diversi spazi museografici dei tre siti (Mouseia - Villa Adriana, Antiquarium – Maecenas Santuario di Ercole Vincitore, Stanze del cardinale -Villa d’Este). L’occasione si configura come una ricognizione sull’arte italiana del periodo 1990-2010, che rende omaggio a Dante, quale padre dell'identità letteraria nazionale. Come il sommo poeta rappresenta l’idea di una lingua comune italiana, così la proposta mette a fuoco il nucleo primario, legato allo specifico culturale del nostro Paese, di un lessico visuale condiviso, componendo un vero e proprio indice della creazione contemporanea italiana.
Inoltre, l’edizione di un volume con saggi critici, schede e un ampio apparato iconografico (100 opere e 100 artisti per il ventennio 1990-2010) intende costituire un punto di riferimento per l’indagine su un tema tanto più delicato e difficile, quanto più vicino al nostro tempo e quindi non totalmente restituibile in prospettiva; condizione a cui supplisce la pluralità dei punti di vista e delle partnership poste in cantiere.
“Il progetto - dichiara Andrea Bruciati – intende rappresentare un panorama quanto più possibile esaustivo del fermento e delle problematiche che contraddistinguono la ricerca visiva in Italia all'alba del nuovo millennio, riflessione che ha nelle nostre radici culturali un’imprescindibile base, attraverso un dialogo continuo con la nostra storia dell’arte secondo modalità identitarie fra tradizione e innovazione. In tale prospettiva, la rassegna è intesa come prima ricognizione sulla storia dell’arte italiana recente che si innesta con l’assetto museale e monumentale delle Villae, interpretando lo spirito dei luoghi alla luce di una rinnovata sensibilità, raccontandone pertanto un percorso differente, innovativo e pionieristico, che si reinventa a vita nova.”
Contatti: villaexhibitions@cultura.gov.it
Informazioni: Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri
Villa Adriana: riaprono piccole terme e hospitalia
L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este - Villae ha appena concluso i lavori presso le piccole terme e gli hospitalia, due aree cruciali di Villa Adriana. Tali interventi si sommano a quelli sui Mouseia, di recente riapertura, ampliando in pochi mesi la fruizione da parte del pubblico e promuovendo la complessiva rilettura da parte degli studiosi del sito.
I lavori, finanziati dal Segretariato Regionale del Lazio, nel caso delle piccole terme hanno riguardato il consolidamento e la ripresa delle murature, la pulitura delle superfici pittoriche e pavimentali, il rifacimento delle coperture con materiali innovativi, leggeri e performanti che consentono di ricreare un volume chiuso senza interferire con le strutture antiche; a tali lavori si accompagna il rinnovamento degli apparati didascalici e di comunicazione, nonché l’allestimento di un percorso di visita accessibile anche a persone con disabilità motoria. Nel loro insieme gli interventi, simbolicamente inaugurati il 9 aprile 2021, rendono di nuovo disponibile e pienamente fruibile al pubblico, compatibilmente con l’andamento della pandemia e la conseguente riapertura, un complesso fondamentale di Villa Adriana. Le piccole terme, nonostante la denominazione, rappresentano uno degli edifici più lussuosi della residenza costruita dall’imperatore Adriano: oltre alla varietà delle decorazioni marmoree, vi si può riconoscere una notevole ricchezza di soluzioni architettoniche nella pianta dei diversi ambienti, nelle volte e nello straordinario movimento di superfici curve e piane. Nell’insieme si può affermare che l’intero complesso fosse destinato ad una frequentazione imperiale.
Gli hospitalia, invece, erano un edificio destinato a personale di medio rango, al seguito della corte, noto soprattutto per i mosaici pavimentali a tessere bianche e nere che formano decorazioni di tipo geometrico e floreale. Su questo complesso si è proceduto, limitatamente alla sala terminale, ad attività di pulitura, restauro e bonifica dell’intelaiatura in ferro dei vecchi interventi, anche con stacco di porzioni di pavimentazione e ricollocazione sul posto. Si tratta di un primo step di un progetto in fieri sull'edificio, i cui mosaici sono infatti in parte ancora coperti.
“Villa Adriana - dichiara il direttore delle Villae, Andrea Bruciati – appartiene dal 1999 al Patrimonio Mondiale dell’Umanità, in quanto capolavoro che riunisce in maniera unica le forme più alte di espressione della cultura materiale ed artistica del mondo antico e sito decisivo nella scoperta dell’architettura classica dal Rinascimento ai nostri giorni. Le piccole terme sono una sorta di complesso votato alla metamorfosi delle forme secondo un impianto quasi organico, dove l'insieme delle parti costruisce un'architettura olistica in continuo movimento. Un edificio innovativo e sperimentale che ha fornito spunti interessanti per la formulazione espressiva del Barocco e di tutti quei linguaggi che possiedono una natura espansa: anche per questo rappresentano un edificio seminale per nuove visioni cognitive. Voglio ricordare che il nostro lavoro è pertanto teso a preservare questo luogo eccezionale, a favorirne la fruizione, facilitando la possibilità di accedervi e di goderne e anche a promuoverne quotidianamente la reinterpretazione, alla luce della sensibilità contemporanea.”
Schede Piccole Terme e Hospitalia
Quando la meraviglia si fa giardino
L’istituto Villa Adriana e Villa d’Este – VILLAE presenta lunedì 22 marzo 2021, alle ore 18.00, un incontro speciale con Chiara Santini e Aurelio Valentini, dedicato ai giardini storici. La serie delle Conversazioni on line continua con una importante opportunità di riflessione in materia di “monumenti viventi”, composizioni architettoniche e vegetali integrate e sensibili, di interesse pubblico, con ruolo funzionale di organizzazione del paesaggio e centralità indiscussa in tema di identità culturale e sviluppo territoriale. Le VILLAE rappresentano per natura e vocazione un organismo articolato e fragile che necessita di una gestione accorta, competente e responsabile. L’incontro è rivolto a tutti, in particolare a studiosi e professionisti, anche di settori diversi, interessati alla tematica, che si presenta notevolmente ricca di spunti ed esperienze concrete anche di respiro internazionale.
“Le VILLAE – commenta il direttore Andrea Bruciati – sono un organismo vivente, che rappresenta la summa delle caratteristiche di un intero territorio, in tema di vegetazione, geomorfologia, idrografia e cultura, e contribuisce attivamente alla qualità della vita della comunità che vi afferisce. Il patrimonio artistico e archeologico che qui si tutela e valorizza, e che trova nel giardino storico la più alta espressione intellettuale e sensoriale, è una risorsa unica e imprescindibile, in quanto soluzione e sintesi dell’azione dell’uomo rinascimentale: nello specifico di Villa d’Este e del giardino antiquario, di cui rappresenta la summa, questo viene modellato da Pirro Ligorio e Ippolito II attraverso una vera e propria sfida tensiva con la Natura”.
L’incontro si svolge tramite piattaforma Zoom.
Per partecipare è necessario accreditarsi: va-ve.promozione@cultura.gov.it
Di cosa parliamo:
Il giardino storico, monumento vivente
I giardini storici costituiscono un patrimonio multiforme e complesso, la cui matrice scaturisce da un raffinato connubio tra natura e cultura. Per potere essere studiati e tutelati, necessitano di un approccio globale che tenga conto, in una prospettiva diacronica, delle linee generali di elaborazione del progetto, dell’articolazione dei differenti elementi che lo compongono e della loro evoluzione nel tempo. A partire da queste considerazioni, la riflessione si concentra sul giardino di Villa d’Este come modello di riferimento non solo dell’arte dei giardini, ma anche della cultura e dell’immaginario del paesaggio in Europa tra XVII e XIX secolo.
Chiara Santini.
Professeure d'Histoire des jardins et du paysagisme
École nationale supérieure de Paysage di Versailles
Cura e Gestione del giardino storico
La riflessione comune ha per oggetto la cura e la gestione attuata presso le VILLAE, con i limiti degli appalti pubblici e delle maestranze. Si vuole inoltre delineare la competenza della figura del giardiniere che si occupa di giardini storici, in equilibrio tra arte e tecnica.
Aurelio Valentini.
Agrotecnico, garden designer, curatore di parchi e giardini
CON CHI PARLIAMO:
Chiara Santini
Chiara Santini è professoressa ordinaria di storia dei giardini e del paesaggismo all'École nationale supérieure de Paysage di Versailles (ENSP). Laureata in storia moderna all’Università di Bologna, ha completato la sua formazione presso la Scuola dell’Archivio di Stato di Bologna, l’Università di Firenze, l’Université de la Sorbonne (Paris), l’École normale supérieure (ENS, Paris) e l’École des hautes études en sciences sociales (EHESS, Paris), dove ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia d’Europa (2004).
Le sue ricerche si concentrano sull’arte e la cultura del giardino in Europa tra XVII e XIX secolo, tematica alla quale ha dedicato numerosi saggi in lingua italiana e francese. Nel 2008 ha ricevuto il premio Grinzane Cavour - Giardini Botanici Hanbury per il volume Il giardino di Versailles. Natura, artificio, modello (Olschki, 2007). Più recentemente, ha pubblicato Adolphe Alphand et la construction du paysage de Paris (Hermann, 2021) e, insieme al paesaggista Michel Audouy, la curatela Paysages. L’héritage de Le Nôtre (Actes Sud/ENSP, 2021).
Impegnata da anni in iniziative di studio e valorizzazione dei giardini storici in Francia e in Italia, Chiara Santini è membro del Consiglio scientifico de l’École nationale supérieure de paysage de Versailles, della commissione "giardini" del castello di Versailles e, dal 2016, del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este.
Aurelio Valentini
Aurelio Valentini è agrotecnico e garden designer, laureato in architettura dei giardini. Libero professionista, esperto in direzione dei lavori e validazione dei progetti pubblici, si occupa di progettazione di spazi esterni e di gestione del verde urbano e storico, tra cui quello dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este. È inoltre docente di corsi hobbistici e professionali sui temi della progettazione e gestione del giardino.
© Chiara Santini, 2019
Emergenza Covid-19_Villae chiuse dal 15 marzo 2021
A seguito dell’ordinanza del Ministero della Salute che istituisce il Lazio come regione rossa, al fine di contenere la diffusione del contagio da Coronavirus, i tre siti afferenti all’Istituto autonomo, Villa Adriana, Villa d’Este e Santuario di Ercole Vincitore, resteranno chiusi da lunedì 15 marzo 2021 fino a nuove disposizioni.
Giornata Nazionale del Paesaggio 14 marzo 2021
L'Istituto Villa Adriana e Villa d'Este – VILLAE in occasione della Giornata del Paesaggio, istituita nel 2016 dal MiC (Ministero della Cultura), visto il particolare valore naturalistico, storico e culturale, intende promuovere e far conoscere il piano straordinario di censimento delle specie arboree, elemento qualificante e identitario del paesaggio. Il materiale ha anche una destinazione pubblica e uno spazio dedicato sul sito dell’Istituto villae.cultura.gov.it, in continua implementazione.
Le VILLAE possiedono un patrimonio arboreo di rilevante importanza, sia dal punto di vista quantitativo, che qualitativo. Visti il Decreto Ministeriale n. 30125/09 del Mipaaf che recepisce il Regolamento CE n.73/2009, per il “mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio” e la legge 14 gennaio 2013, n. 10 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, l’Istituto ha iniziato ad individuare l’albero quale elemento caratterizzante del paesaggio al fine della sua tutela e in considerazione del forte valore identitario che ricopre nell’ager tiburtinus.
Le piante raggiungono la cifra di circa undicimila esemplari, tra queste le specie più diffuse risultano l’olivo (olea europea) e il cipresso (cupressus). Le alberature delle VILLAE rappresentano per il comprensorio di Tivoli un aspetto del verde cittadino particolarmente rilevante; oltre ad offrire benefici estetico-paesaggistici, ambientali e microclimatici, costituiscono percentualmente una parte importante del numero totale di tutti gli alberi presenti sul territorio.
La vocazione delle aree verdi delle VILLAE è sempre più polifunzionale e si esprime nel processo culturale di recupero e reinterpretazione dei valori del paesaggio, nel quale l’albero ha un ruolo centrale e una notevole connotazione simbolica riferibile alla letteratura, alla storia dell’arte e alla musica. Sviluppo sostenibile e culturale sono idee strettamente correlate e incontrano le VILLAE nel ruolo di volano della riflessione e dell’azione comune per l’intero ecosistema, il patrimonio culturale e, non da ultimo, la qualità della vita delle comunità afferenti.
L’attività di gestione delle alberature supportata da un database presenta molteplici opportunità: la principale è una migliore organizzazione delle informazioni raccolte a disposizione, che facilita il reperimento delle notizie. Altro vantaggio consiste nel fatto che si possono elaborare i dati offerti dalla strumentazione informatica, consentendo l’ottimizzazione degli interventi, la suddivisione nel tempo e la valutazione dei casi più critici.
“Le VILLAE sono un organismo e il paesaggio ne costituisce di fatto il DNA. In questo sintetizzano le caratteristiche geomorfologiche, idrografiche e culturali di un intero territorio, che trova in questo comun denominatore benefici importanti per la qualità della vita della comunità tutta - commenta il direttore Andrea Bruciati - con risvolti positivi diretti ed indiretti, di ordine ambientale, sociale ed economico. Una sorta di iconografia delle preesistenze, quella che configura il paesaggio delle VILLAE, dove l’agro romano antico si impreziosisce di vestigia e complessi architettonici unici al mondo, in cui il dialogo osmotico fra le parti conduce e produce un Istituto che definirei olistico. Il patrimonio storico-artistico e archeologico che qui si tutela e valorizza è infatti una risorsa unica, imprescindibile e nel contempo totalizzante, che esprime il carattere profondo del territorio tiburtino; un sistema ambientale magnificamente fuso, rispettoso dei luoghi e capace di evidenziarne, a livello globale, gli aspetti peculiari e identitari”.
Fumetti nei Musei…on line. Conversazione con Mattia Morandi ed Eliana Albertini
L’istituto Villa Adriana e Villa d’Este-Villae, presenta lunedì 8 marzo 2021 alle ore 18.00 una speciale conversazione on line dedicata alla Mostra Fumetti nei Musei, allestita presso la Sala Mecenate del Santuario di Ercole Vincitore. La serie delle conversazioni on line intende rappresentare la trasversalità di approcci e sensibilità che convergono attorno al patrimonio e ai progetti delle Villae.
L’esposizione Fumetti nei musei, curata dall’Ufficio Stampa e Comunicazione del Ministero della Cultura (MiC), in collaborazione con Coconino Press – Fandango e con il supporto di Ales Spa, è l’espressione di una iniziativa lanciata nel 2018 per raccontare, in particolar modo ai giovani, la ricchezza del patrimonio culturale italiano in una modalità coinvolgente e con un linguaggio immediato, attraverso le storie realizzate da fumettisti di eccellenza per 51 realtà museali. In esposizione figurano l’intera collana e alcune delle tavole originali custodite presso il Fondo Fumetti dell’Istituto Centrale per la Grafica.
L’iniziativa vuole accompagnare l’evento espositivo con un approfondimento sul fumetto e sulla sua forza narrativa ed evocativa, coinvolgendo in un serrato dialogo Mattia Morandi, Capo Ufficio Stampa e Comunicazione del MiC, ed Eliana Albertini, giovane artista che ha dedicato il fumetto Cambi di posto all’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, raccontandolo con senso di meraviglia e spirito di avventura.
“Nonostante lo scenario della pandemia – dichiara il direttore delle VILLAE, Andrea Bruciati – abbiamo prorogato Fumetti nei Musei, rinnovando la nostra determinazione nel promuovere la conoscenza del patrimonio culturale italiano in tutte le sue espressioni, attraverso un inedito racconto museale, che mette in luce gli aspetti più dinamici e creativi del nostro mondo. D’altro canto la mostra è un invito a decodificare il linguaggio visuale delle opere, a leggere oltre attingendo a piene mani al simbolo per un nuovo segno significante. Con il fumetto siamo dinanzi ad una letteratura disegnata, un'arte sequenziale dove parola e immagini conducono lo spettatore / lettore verso un altro campo immaginativo, un diverso racconto. Ad una storia a fumetti possono pertanto essere attribuite non soltanto valenze educative, ma anche il merito di essere in grado di potenziare le nostre capacità cognitive.”
L’incontro si svolge tramite piattaforma Zoom.
Per partecipare è necessario accreditarsi: va-ve.promozione@cultura.gov.it
Santuario di Ercole Vincitore - Fumetti nei Musei. La Mostra
Mattia Morandi:
Mattia Morandi dirige l’Ufficio Stampa e Comunicazione del MiC. Nell’ambito delle sue funzioni definisce il piano di comunicazione istituzionale, progetta e realizza le campagne digitali per la promozione e la valorizzazione del patrimonio italiano conservato negli archivi, nelle biblioteche e nei musei dello Stato. Attraverso il team digitale che ha formato all’interno del suo Ufficio coordina la rete dei comunicatori dei luoghi della cultura del MiC. Crea e promuove progetti speciali del Ministero, come la collana editoriale Fumetti nei Musei.
Eliana Albertini:
Eliana Albertini è una giovane artista che ha dedicato all’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae, diretto da Andrea Bruciati, il fumetto Cambi di posto, nell’ambito dell’iniziativa Fumetti nei musei.
Nata ad Adria in provincia di Rovigo nel 1992 e cresciuta in un piccolo paesino del delta del Po, Eliana Albertini ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna ed è tra le fondatrici del collettivo Blanca. Nel 2015 è stata selezionata alla mostra degli illustratori della Children’s Book Fair di Bologna. Il suo primo libro a fumetti, Luigi Meneghello. Apprendista italiano, è uscito nel 2017. Due anni dopo Eliana Albertini ha vinto il premio Nuove Strade come miglior talento emergente. La sua opera più recente è Malibu (2019), nella quale la fumettista tratteggia la provincia italiana e la sua variegata umanità.
Villa d’Este – lavori di manutenzione straordinaria. Riduzione biglietto di ingresso
Per lavori urgenti di manutenzione straordinaria da effettuarsi a Villa d'Este, le fontane monumentali restano chiuse nella giornata di lunedì 1 marzo 2021 dalle ore 8.30 alle ore 12.00.
Il giardino è comunque visitabile ma privo dei giochi d’acqua delle fontane; per tale motivo, nel suddetto giorno, nella fascia oraria 8.30 – 12.00 il costo del biglietto di ingresso al complesso monumentale di Villa d’Este, viene ridotto, fatte salve le gratuità previste per legge.