VI GIORNATA EUROPEA DEI GIARDINI STORICI

VI EUROPEAN DAY OF HISTORIC GARDENS CELEBRATION
VI GIORNATA EUROPEA DEI GIARDINI STORICI
Il 26 aprile Villa d'Este, partner di European Route of Historic Gardens (ERHG), celebra la VI Giornata Europea dei Giardini Storici, un evento speciale dedicato a valorizzare la bellezza, il valore culturale e la sostenibilità dei giardini storici europei. Quest'occasione unica vi invita a esplorare spazi verdi ricchi di storia, arte e biodiversità, elementi essenziali del patrimonio paesaggistico ed emozionale europeo. Attraverso visite guidate, laboratori e attività culturali, i visitatori potranno riconnettersi con questi luoghi magici e acquisire una comprensione più profonda del loro ruolo nel plasmare un futuro più verde.
26 APRILE | ALLA SCOPERTA DEL GIARDINO STORICO DI VILLA D'ESTE - TIVOLI
Visita guidata gratuita allo storico Giardino di Villa d'Este a Tivoli, tra il Palazzo di Ippolito II d'Este e le fontane del giardino. La visita inizierà dal chiostro e terminerà alla Fontana dell'Organo, dove sarà possibile ascoltare le sue meravigliose melodie. Si consigliano scarpe comode.
- Quando: 26 aprile, dalle 11:30 alle 13:00
- Target: famiglie, adulti, bambini.
- Ingresso: biglietto ordinario (salvo gratuità e riduzioni di legge)
- Visita guidata: gratuita
- Info: https://villae.cultura.gov.it/
Seguite l'ERHG sui social media per rimanere aggiornati sulle altre attività in programma.
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DAL 6 MAGGIO 2025 RIAPRE AL PUBBLICO LA GROTTA DI DIANA

DAL 6 MAGGIO 2025 RIAPRE AL PUBBLICO
LA GROTTA DI DIANA
VILLA D’ESTE, TIVOLI
Un progetto fortemente voluto dell’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este - VILLÆ di Tivoli che non avrebbe potuto concretizzarsi senza il sostegno di una Maison come FENDI con un forte legame agli enti culturali
COMUNICATO STAMPA
Tivoli, 16 aprile 2025 - Il 6 maggio 2025 riapre a Villa d’Este la Grotta di Diana, dopo circa mezzo secolo di chiusura al pubblico e due anni di restauro.
Grazie al profondo impegno dell’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este - VILLÆ di Tivoli nella valorizzazione del proprio patrimonio e all’opera di mecenatismo di FENDI, la Grotta di Diana a Villa d’Este sarà restituita alla fruizione pubblica.
Realizzata tra il 1570 e il 1572 da un’ampia equipe di maestranze e collocata a ridosso del Palazzo di Ippolito d’Este, la Grotta di Diana - dopo la chiusura avvenuta probabilmente negli anni Ottanta del Novecento - torna ad essere parte viva all’interno della Villa, dopo un attento percorso di ricerca, restauro e valorizzazione iniziato nel 2023.
“Anche questo intervento si propone di esplorare e decodificare le infinite suggestioni di Villa d’Este, mettendo in luce come questo luogo continui a emanare la sua magnificente bellezza, rivelando a tratti il sofisticato progetto culturale che ne fu alla base. Con questa azione cerchiamo di contrastare la perdita e l’oblio che spesso contraddistingue il nostro patrimonio e il recupero della Grotta di Diana fa sì che tale ricchezza torni disponibile alla collettività. In fondo la storia dell’arte è anche processo cognitivo che si nutre di queste ‘riemersioni’, riconfigurando presente e passato per le generazioni future.
D’altronde il nucleo di una dimensione esteticamente totalizzante risponde a una necessità di disvelamento del valore dell’opera, trascolorando dalla fruizione privata alla valenza pubblica, da un piacere individuale o per pochi, a un atto concreto di generosità, volto a una condivisione di bellezza grazie al sentito supporto di Fendi” - dichiara Andrea Bruciati Direttore dell’Istituto di Villa Adriana e Villa d’Este.
“Il restauro della Grotta di Diana a Villa d'Este è per FENDI un atto d'amore, il più recente di un percorso secolare di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano, che culmina quest’anno con la celebrazione del nostro centenario. Profondamente radicata a Roma, dove dal 1925 risiedono le fondamenta e il cuore creativo della nostra Maison, quest'opera rappresenta per noi un ulteriore investimento sul futuro che parte dalla memoria del passato: un impegno volto a preservare la bellezza e la storia del nostro paese, consegnando questo prezioso monumento alle generazioni a venire” - afferma Silvia Venturini Fendi Direttore Artistico Accessori e Collezioni Uomo di FENDI.
Il progetto, fortemente voluto dell’Istituto e che non avrebbe potuto concretizzarsi senza il sostegno di una Maison come FENDI con un forte legame agli enti culturali, restituisce uno spazio che racconta la storia di un luogo in cui arte e natura si fondono in perfetta armonia.
LA GROTTA DI DIANA
La Grotta di Diana è collocata nella parte alta del giardino di Villa d’Este, sotto la Loggia dei Venti, e l’accesso principale è posizionato lungo la Passeggiata del Cardinale.
L’ambiente a croce è articolato in uno spazio centrale con volta a crociera e grandi cariatidi canefore, un’ampia nicchia con scogliera e fontana, e tre bracci: il primo, con funzione di atrio, due nicchie a parete e volta a botte; il secondo, a sinistra, mostra due bassorilievi e, nel fondo, una nicchia con scogliera e fontana; il terzo, a destra con volta a botte, presenta due grandi bassorilievi ai lati e nel fondo un’apertura che conduce a una loggia aperta verso Roma.
Dalla loggia, una scala a doppio ferro di cavallo porta sopra alla Loggia dei Venti e a una piccola terrazza da cui si gode un’ampia vista: dal Soratte ai monti intorno a Tivoli, fino ai Castelli Romani; mentre la Città eterna è fulcro e baricentro di questo raro panorama.
IL CICLO DECORATIVO
Il ciclo decorativo della Grotta presenta un ricco apparato, formato da un enorme mosaico rustico policromo e polimaterico con conchiglie, paste vitree, pietre semipreziose, frammenti lapidei e tartari, su tutta la superficie dell’ambiente.
Un gran numero di materiali fusi tra loro fa risaltare la resa luministica, permettendo variazioni di tono che contribuiscono a dare profondità e movimento alle superfici, come ad esempio alle onde delle scene marine sul soffitto.
L’insieme è reso ancor più ricco dalle due diverse pavimentazioni: la prima, in terracotta invetriata, con mattonelle esagonali con file alternate di aquile, pomi e gigli estensi, unite a formelle più piccole con varie raffigurazioni; la seconda, nella loggia formata da elementi quadrati in cotto beige e marrone.
La ricchezza dei materiali segue la complessità del ciclo decorativo: sulle volte scene marine, mentre sulle pareti e sugli ovali, i soggetti derivavano soprattutto dalle Metamorfosi di Ovidio.
Le quattro cariatidi canefore ancora in situ – originariamente erano sei, ma due sono andate perse – portano sul capo un cesto pieno di frutti dorati e al centro della volta un’aquila bianca, simbolo della famiglia d’Este.
In origine il ninfeo era caratterizzato da quattro sculture antiche: due amazzoni nelle nicchie di ingresso, Minerva nella fontana rustica minore, Diana nella fontana rustica maggiore.
In tutto le scene figurate sono undici: di queste, una è andata perduta e rimane allo stato preparatorio, un’altra è in fase di individuazione.
Le nove rimaste, perfettamente leggibili, sono legate al poema ovidiano, che svolgeva un ruolo centrale, non solo come fonte poetica, ma anche iconografica.
GLI INTERVENTI
Gli interventi passati stratificatisi nel tempo hanno lasciato un’impronta significativa sul ninfeo, influenzando non solo la sua conservazione, ma anche la lettura della sua estetica originaria.
Le analisi diagnostiche preliminari, condotte su campioni e attraverso un esame autoptico delle superfici, hanno confermato il precario stato di conservazione: i materiali risultavano gravemente compromessi; le sculture a tutto tondo mostravano lacune con gli strati sottostanti di malta e gli elementi metallici di supporto ossidati; i materiali decorativi, delicati e vulnerabili, risultavano esposti a rapido deterioramento per le condizioni ambientali; i mosaici e le tessere vitree palesavano segni di degrado; la pavimentazione in ceramica appariva in un discreto stato di conservazione, nonostante fosse stata soggetta a calpestio continuo fino alla chiusura, avvenuta probabilmente negli anni Ottanta del Novecento.
Nel corso degli ultimi due anni, a partire dall’autunno del 2023, gli interventi conservativi sono stati pensati per recuperare tutti gli elementi peculiari della Grotta, non limitandosi alla salvaguardia degli apparati decorativi interni, ma trattando ogni aspetto del ninfeo, comprese le strutture architettoniche che svolgono da sostruzione ai prospetti esterni, esposti all’incessante azione degli agenti atmosferici. Oltre alla conservazione, il restauro ha avuto come obiettivo la valorizzazione, restituendo la Grotta pienamente alla fruizione.
Inoltre, una delle operazioni più significative ha riguardato l’installazione di una vetrata nella loggia affacciata su Roma, una soluzione pensata per proteggere la Grotta dal vento, che nel corso dei secoli ha contribuito all’erosione dei materiali più delicati.
Infine, l’illuminazione è stata pensata non come mero intervento tecnico, ma come elemento di riscoperta capace di restituire il fascino dello scorrere del tempo, sottolineando la natura intrinseca della Grotta come spazio di meraviglia e contemplazione, dove il passato e il presente si incontrano in un dialogo di forme, ombre e riflessi.
Uffici Stampa
Adele Della Sala | ads@ufficiostampa-arte.it | M. +39 366 4435942
Flavia Cirrincione | flavia.cirrincione@fendi.com FENDI WW Corporate PR Manager
Info e biglietti > Link
FENDI
La Maison FENDI fu fondata da Adele e Edoardo Fendi a Roma nel 1925. A seguire fu aperta una piccola boutique di pelletteria con laboratorio di pellicceria. Riscuotendo ben presto successo a livello internazionale, FENDI si afferma come brand rinomato per la sua eleganza, artigianalità, innovazione e stile. Chiamato dalle leggendarie cinque sorelle Fendi, nel 1965 inizia la collaborazione con Karl Lagerfeld, durata 54 anni. Nel 1992 Silvia Venturini Fendi lo affianca nella Direzione Artistica; nel 1994, le viene affidata la direzione degli Accessori ed in seguito della Collezione Uomo. Nel 2000 il Gruppo LVMH acquista delle quote di FENDI, diventandone azionista di maggioranza nel 2001. Nominato nel 2020, Kim Jones ha ricoperto il ruolo di Direttore Artistico delle Collezioni Couture e Donna fino al 2024. Dal 2020, Delfina Delettrez Fendi, quarta generazione della famiglia Fendi, è Direttore Artistico Gioielli. Oggi FENDI è sinonimo di qualità, tradizione, sperimentazione e creatività.






Atelier.it IV episodio. Un viatico nelle pratiche pittoriche

ATELIER.IT / IV episodio
Un viatico nelle pratiche pittoriche
Una ricognizione sulla pittura italiana, con dieci artisti in mostra selezionati da Andrea Bruciati e Nicola Verlato
Antiquarium, Santuario di Ercole Vincitore, Tivoli
17 aprile - 8 giugno 2025
Inaugurazione aperta al pubblico e alla stampa > mercoledì 16 aprile 2025, ore 17.30
L’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este – VILLÆ di Tivoli presenta il quarto episodio di ATELIER.IT. Un viatico nelle pratiche pittoriche, dal 17 aprile all’8 giugno 2025 presso il Santuario di Ercole Vincitore.
Con l’intenzione di valorizzare le esperienze artistiche contemporanee più significative, la mostra propone una puntuale ricognizione sulla pittura italiana, attraverso l’opera degli artisti Mattia Barbieri, Romina Bassu, Sergio Breviario, Alessandra Cerri, Francesco Lauretta, Alessandro Miotti, Gianpaolo Murtas, Ismaele Nones, Eleonora Rinaldi e Simone Stuto, selezionati per l’occasione da Andrea Bruciati e Nicola Verlato.
L’esposizione nasce nell’ambito del progetto Atelier.it, ideato e curato dal Direttore dell’Istituto, Andrea Bruciati, ogni volta affiancato da celebri artisti nella curatela e nella scelta dei colleghi in mostra. Dopo gli appuntamenti con Francesco De Grandi, Stefano Arienti e Lorenza Boisi, l’artista Nicola Verlato è co-curatore del quarto episodio.
Attraverso le opere dei dieci artisti in mostra, grazie all’intesa curatoriale fra Andrea Bruciati e Nicola Verlato, l’esposizione esamina con sguardo critico la pittura italiana contemporanea, proponendo una riflessione sull’attuale panorama artistico.
L'intento del progetto è quello di illustrare e verificare l'attualità della pratica pittorica – dichiara il Direttore Andrea Bruciati – pertanto ne verifica le vettorialità pulsanti nella penisola. Siamo dinanzi all’ultima tappa di Atelier.it che integra la domanda di 'rappresentazione' mostrata nelle precedenti edizioni e fa il punto su quanto sta accadendo nella pittura italiana attraverso il dialogo curatoriale con uno degli autori che sono entrati a far parte del DEPOT, il nucleo della nostra collezione d'arte contemporanea. Se si osservano le opere dei giovani invitati risulta ben evidente la qualità del nostro panorama artistico che si nutre della varietas propria di un tessuto in fibrillazione, che trova nel medium pittorico continua linfa grazie al dialogo sempre presente e attuale con la densità culturale che è propria di questo Paese e che trova coerente accoglienza in uno spazio ibrido, diagonale e stratificato quale la Villa di Augusto, di Mecenate, ora Santuario di Ercole Vincitore.
Da sempre l'arte italiana è un'arte di figure, e nella massima parte di figure umane. Resiste nel nostro paese un legame indissolubile – afferma Nicola Verlato – con le radici più arcaiche della cultura umana che in altri luoghi è stato sciolto e azzerato.
Il politeismo antico fatto di rituali dove l'idolo esercitava il suo potere vive ancora nelle raffigurazioni pittoriche di moltissimi pittori italiani.
Non è così in molti altri paesi occidentali.
Le pur diversissime attitudini degli artisti presenti in mostra, rispetto alle modalità stilistiche con le quali vengono affrontati i problemi della rappresentazione pittorica, ruotano sempre e comunque intorno alla figura.
Considero questa forma di resistenza un immenso dono del quale spesso gli Italiani non hanno contezza cercando, come avviene per molti, di adeguarsi ai dictat di culture spiritualmente meno fortunate.
Selezionati per il primo episodio, co-curato da Francesco De Grandi, gli artisti Alessandro Aprile, Thomas Braida, Michele Cesaratto, Luca De Angelis, Roberto De Pinto, Leonardo Devito, Luisa Me, Elisabetta Marino, Luigi Presicce, Andrea Respino.
Durante il secondo appuntamento, con la co-curatela di Stefano Arienti, in mostra Simone Berti, Bea Bonafini, Cuoghi Corsello, Paolo Gonzato, Andrea Mastrovito, Edoardo Piermattei, Enrico Tealdi, Eva Chiara Trevisan, Vedovamazzei e Serena Vestrucci.
Lo scorso appuntamento, co-curato da Lorenza Boisi, ha visto esposte le opere di Andrea Astolfi, Giulio Catelli, Alessandro Finocchiaro, Andrea Grotto, Sebastiano Impellizzeri, Wu Julian, Beatrice Meoni, Enrico Pierotti, Chris Rocchegiani e Qi Zhang.
Info e biglietti
https://villae.cultura.gov.it/











Villa Adriana, Villa d’Este e Santuario di Ercole Vincitore, aperti per festività Pasquali, Anniversario della liberazione e Festa del Lavoro.
In occasione delle festività pasquali, 20 e 21 aprile, dell’Anniversario della liberazione, 25 aprile, e della Festa del Lavoro, 1 maggio 2025, le VILLÆ (Villa Adriana, Villa d’ Este e Santuario di Ercole Vincitore) sono aperte secondo i consueti orari. Per il 25 aprile l’ingresso alle VILLÆ è gratuito, negli altri giorni viene rispettato il normale piano tariffario.
VILLA ADRIANA

Orario: 8.15 – 19.30 (ultimo ingresso ore 18.15)
Mouseia 9.15 – 19.00
Eventi in corso:
- “Sotto il segno del Capricorno. La pittura in età adrianea”. 19 dicembre 2024 – 30 marzo 2025, prorogata al 4 maggio 2025 (link)
Biglietteria Area Archeologica di Villa Adriana
Largo Marguerite Yourcenar, 1
00019 Villa Adriana-Tivoli (RM)
email: villa.adriana@coopculture.it
telefono: + 39 0774382733; +39 06 39967900 (call center)
VILLA D’ESTE
orario: 8.45 – 19.45 (ultimo ingresso 18.45, chiusura del giardino ore 19.30)
“Festività Pasquali: per favorire l’accessibilità dei visitatori nel periodo festivo, nella settimana dal 21 al 27 aprile 2024 non verrà effettuata la consueta mezza giornata di chiusura per attività manutentive”.
Eventi in corso:
- "VILLAE Futura: musei, parchi, giardini in evoluzione. 2 aprile - 7 settembre 2025 (link)
Biglietteria Villa d’Este
Piazza Trento, 5
00019 Tivoli (RM)
email: prenotazioni@coopculture.it
telefono: +39 0774332920; +39 06 39967900 (call center)
SANTUARIO DI ERCOLE VINCITORE
orario: 09.30 – 19.00 (la biglietteria chiude alle ore 18.00)
Eventi in corso:
- "Il sogno di Anio" di Giusy Pirrotta, a cura di Andrea Bruciati. 6 marzo - 2 giugno 2025. (link)
- Atelier.it / IV un viatico nelle pratiche pittoriche, a cura di ANDREA BRUCIATI con NICOLA VERLATO. 17 aprile – 8 giugno 2025
Biglietteria Santuario di Ercole Vincitore:
Via degli Stabilimenti, 5
00019 Tivoli (Roma)
email: prenotazioni@coopculture.it
telefono: + 39 0774382733; +39 0639967900 (call center)
VILLAE Futura: musei, parchi, giardini in evoluzione

Mercoledì 2 aprile alle ore 17.30 l’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este - VILLÆ di Tivoli presenta la mostra documentaria e fotografica VILLAE Futura: musei, parchi, giardini in evoluzione (Villa d’Este, fino al 7 settembre 2025).
Il progetto, a cura di Andrea Bruciati Direttore dell’Istituto, racconta del ripristino e restauro di alcuni importanti ambienti custoditi all’interno di Villa Adriana, Villa d’Este e Santuario di Ercole Vincitore, illustrando il profondo impegno delle VILLÆ nella valorizzazione del proprio patrimonio.
A partire dal racconto degli interventi che a partire dal 2022 - hanno interessato Villa Adriana e Villa d’Este - lo svuotamento e pulizia del Canopo, del Pecile e del Teatro Marittimo (2023) e l’inaugurazione del “Percorso Yourcenar” (2024) a Villa Adriana; i restauri della Fontana dell’Ovato e della Fontana dei Draghi a Villa d’Este - l’esposizione illustra i lavori attualmente in corso per la restituzione al pubblico dei Mouseia a Villa Adriana, della Grotta di Diana a Villa d’Este e degli ambienti della Via Tecta al Santuario di Ercole Vincitore.
L’esposizione, corredata da reperti storici e ritrovamenti in situ durante le campagne di restauro, lascia aperta anche una riflessione sul futuro, con progetti, bozzetti, spunti e idee che sottolineano la visione utopica di un cantiere sempre in essere, quali sono le VILLÆ di Tivoli patrimonio UNESCO dell’umanità.
TIVOLIO 2025

Tra venerdì 11 e domenica 13 aprile 2025 torna TIVOLIO, l'evento oleogastronomico annuale organizzato dall’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – VillÆ (Tivoli) per celebrare la cultura dell’olivo, l’agricoltura di qualità e i prodotti tipici che caratterizzano la dieta mediterranea, dichiarata Patrimonio immateriale dell'umanità dall'UNESCO.
L’Istituto e i suoi siti si propongono quali luoghi di eccellenza in stretta relazione con il territorio di riferimento, le realtà sociali e le strutture economiche che lo compongono, con l’obiettivo di creare un sistema virtuoso.
"Ritengo fondamentale, in un’area geografica articolata e ricca di biodiversità - commenta il direttore delle VillÆ, Andrea Bruciati - promuovere e tutelare il paesaggio, tramandandone i valori e la tradizione, nel segno di una strategia ecosostenibile. Credo dunque fortemente in questa iniziativa vetrina di eccellenza nel settore, grazie a un’azione congiunta di Enti e Associazioni preposti".
La manifestazione è patrocinata dal Comune di Tivoli e vede la collaborazione di Asa Tivoli, Parchi Letterari®, Slow Food Tivoli e Valle dell’Aniene, Slow Food Lazio, coopculture e Federazione Apicoltori Italiani.
Note* : alcune attività riportate nel programma sono con prenotazione obbligatoria sulla pagina evento: tivolio2025.eventbrite.it
Anatomicae Natura (1542-1584)_ Convegno Internazionale di Studi

Anatomicae Natura (1542-1584)
Convegno Internazionale di Studi
Santuario di Ercole Vincitore, Tivoli
20-21 marzo 2025
Si tiene il 20 e 21 marzo presso il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli il Convegno Internazionale di Studi Anatomicae Natura (1542-1584), organizzato dall’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este - VILLÆ (MiC), in collaborazione con l’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Padova.
Al centro della riflessione si trova il nuovo sapere cosmopolita sviluppatosi nel XVI sec. in un mondo in espansione, in cui il dibattito culturale si apriva alla scienza ma restava permeato da una spiritualità di matrice neopitagorica. Con il convegno si vuole dare luogo a un’occasione di confronto fra studiosi di discipline oggi interpretate come antinomiche, che trovano tuttavia il loro fondamento in un’epoca che, animata da spirito universalistico, risulta fortemente anticipatrice di problematiche cogenti nella nostra attualità.
“Il tardo Rinascimento che dà i natali a Villa d’Este e al suo giardino - dichiara il direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, Andrea Bruciati – non solo stimola la nascita dei gabinetti di curiosità, nei quali si radunavano mirabilia sia naturali che artificiali, in raccolte tanto asistematiche quanto enciclopediche, ma fonda anche una nuova cosmogonia, divenendo la culla del sapere artistico e scientifico della prima età moderna.”
Partecipa al convegno il 20 marzo, con finalità didattiche e divulgative, Ciro Vestita, esperto di fitoterapia, autore di libri e trasmissioni televisive.
Accesso libero con prenotazione entro le ore 12.00 del giorno 19 marzo all’indirizzo:
va-ve.convegni@cultura.gov.it
Anatomicæ Natura (1542-1584). Convegno internazionale di studi
a cura di ANDREA BRUCIATI
Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – VILLÆ,
Ministero della cultura
in collaborazione con
Orto Botanico – Università degli Studi di Padova
comitato scientifico
ANDREA BRUCIATI, ELENA CANADELLI, LUCA ILLETTERATI,
TOMAS MOROSINOTTO, ALESSANDRA PATTANARO,
MONICA SALVADORI, CHIARA SANTINI
comitato organizzativo
VIVIANA CARBONARA, TIZIANO LATINI,
SARA TARISSI DE JACOBIS
con la partecipazione di
CIRO VESTITA, esperto di fitoterapia, autore di libri e trasmissioni televisive
Giornata mondiale della Poesia 2025 nelle VILLÆ

In occasione della Giornata mondiale della Poesia 2025, l’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, con l’Associazione Parchi Letterari®, ospita venerdì 21 marzo alle ore 15.00 presso il Santuario di Ercole Vincitore, la presentazione di Y. Dialogo con Marguerite Yourcenar di Tiziano Colombi, alla presenza dell’Autore e di Sandra Petrignani. Partecipano con letture poetiche gli istituti scolastici del territorio.
Nel volume (Les Flâneurs Edizioni, 2024) Tiziano Colombi rende omaggio alla grande scrittrice Marguerite Yourcenar, esplorandone l’opera e la vita. Attraverso una serie di ritratti, ricostruzioni storiche e dialoghi immaginari, l’autore ci conduce alla scoperta di una delle figure più eclettiche della letteratura del Novecento, in un viaggio attraverso il tempo, la memoria e l’arte, alla ricerca del significato stesso della scrittura.
“Le VILLÆ - dichiara il direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, Andrea Bruciati - attribuiscono all’espressione poetica un ruolo privilegiato nel favorire l’incontro tra le diverse forme di creatività, nel promuovere il dialogo, la comprensione e non ultima la pace, in un momento delicato come quello che stiamo attraversando.”
1.Dialogo con Marguerite Yourcenar
Autore: Tiziano Colombi
Prefazione di: Sandra Petrignani
Casa Editrice: Les Flâneurs Edizioni
ISBN: 979-12-5451-200-5
Anno di pubblicazione: 2024
Formato: Cartaceo
Genere: Saggio/Narrativa/Intervista immaginaria
"Y. Dialogo con Marguerite Yourcenar" è un'opera originale che riporta in vita la grande scrittrice Marguerite Yourcenar, una delle figure più importanti della letteratura del Novecento, autrice del celebre romanzo storico "Memorie di Adriano", attraverso un’intervista immaginaria condotta dall’autore, Tiziano Colombi.
Attraverso questo dialogo, Tiziano Colombi ci guida in un viaggio affascinante nella vita e nell'opera di Yourcenar, esplorando le sue passioni, le sue ispirazioni e le sue riflessioni sul mondo.
Il libro prende spunto dall'ultima intervista rilasciata da Yourcenar, nel 1986, pochi mesi prima della sua morte. L'intervista, condotta da Gianni Minoli per il programma Mixer, è stata registrata a Parigi e si distingue per essere interamente in lingua italiana, a testimonianza del profondo legame tra la scrittrice e il nostro Paese.
Yourcenar, nata in Belgio ma cresciuta tra Francia e Italia, ha trascorso molti anni della sua vita a Capri, Sorrento e Roma, dove ha scritto due dei suoi romanzi più importanti. L'Italia ha avuto un ruolo fondamentale nella sua formazione, influenzando la sua scrittura e la sua visione del mondo.
In "Y", Tiziano Colombi ripercorre le tappe fondamentali della vita di Yourcenar, soffermandosi in particolare sulla genesi del suo capolavoro, "Memorie di Adriano". L'idea del romanzo nacque durante un viaggio a Villa Adriana, a Tivoli, quando la scrittrice aveva appena diciotto anni. La bellezza e la maestosità del luogo la colpirono profondamente, ispirando in lei il desiderio di raccontare la storia dell'imperatore Adriano.
Yourcenar dedicò molti anni alla stesura delle "Memorie di Adriano", un romanzo che ha richiesto una profonda sensibilità e una grande pazienza per avvicinarsi a una figura così lontana nel tempo. Il libro, pubblicato nel 1950, ha riscosso un enorme successo in tutto il mondo, contribuendo a far conoscere la figura di Adriano e la sua epoca.
L’intervista ricostruisce anche i travagliati anni della Seconda Guerra Mondiale, il periodo in cui Yourcenar lasciò l’Europa e trovò rifugio negli Stati Uniti, dove visse con Grace Frick, la sua compagna di una vita. Si esplorano i temi della sua lotta per la libertà, della sua visione critica sulla cultura francese, della sua sensibilità verso l’ambiente e i diritti degli animali.
"Y" è un omaggio a una grande scrittrice e un'occasione per conoscere meglio la sua opera e la sua vita. Il libro ci restituisce il ritratto di una donna spigolosa e riservata, ma anche profondamente umana e sensibile. Attraverso le parole di Yourcenar, Tiziano Colombi ci invita a riflettere su temi importanti come la libertà, l'amore, la morte e il senso della vita.
Tiziano Colombi. Biografia
Tiziano Colombi, nato a Bergamo nel 1972, è un autore poliedrico che coniuga la passione per la scrittura creativa con un vivo interesse per la divulgazione culturale. Il suo percorso professionale è caratterizzato dall’esplorazione di diversi ambiti, dalla narrazione alla comunicazione industriale, sempre con uno sguardo attento alla storia, alla scienza e alle dinamiche della società contemporanea.
La sua formazione in filosofia della scienza, maturata presso l’Università Statale di Milano sotto la guida del professor Giulio Giorello, ha contribuito a plasmare un approccio multidisciplinare e una curiosità intellettuale che lo portano a spaziare tra temi e generi diversi.
Il suo esordio letterario risale al 1993 con Il segreto di Cicerone, un breve racconto epistolare sull’enigmatica biografia di Tito Lucrezio Caro, pubblicato da Sellerio Editore. Palermo con una nota di Luciano Canfora.
Tra le sue pubblicazioni, spiccano titoli che spaziano tra storia, scienza e narrazione, rivelando un approccio multidisciplinare e una curiosità intellettuale poliedrica.
Ha pubblicato Santi Patroni Padani (Effigie, 2011, a cura di Antonio Moresco), Gas. Fritz Haber, inventore dello Zyklon B (Mimesis, 2014, con prefazione di Telmo Pievani).
Il suo ultimo libro, “Y. Dialogo con Marguerite Yourcenar”, pubblicato nel 2025 per Les Flâneurs Edizioni, è un dialogo immaginario fra l’autore e la scrittrice Marguerite Yourcenar, in cui si discute della sua vita, delle sue opere e del suo metodo di scrittura. La conversazione immaginata dall’autore spazia fra temi come l’amore, la morte, la memoria e il ruolo dell’artista nel mondo.
Colombi è stato attivo anche nel campo della divulgazione scientifica, collaborando con il Magazine dell’Enciclopedia Italiana Treccani, dove ha curato una rubrica dedicata alle biografie di scienziati e scienziate.
Nel 2018 è stato co-fondatore di Divercity Magazine, una piattaforma dedicata a temi di diversità e inclusione
Il sogno di Anio di Giusy Pirrotta

Il sogno di Anio
Giusy Pirrotta
a cura di Andrea Bruciati
inaugurazione giovedì 6 marzo 2025 ore 11.30
DEPOT - Deposito di Arte Contemporanea
Santuario di Ercole Vincitore, Tivoli
La mostra sarà visitabile fino al 2 giugno 2025
COMUNICATO STAMPA
Dal 6 marzo al 2 giugno 2025 l’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este - VILLÆ di Tivoli ospita la mostra Il sogno di Anio di Giusy Pirrotta le cui sculture e installazioni indagano il confine fra reale e fantastico ed enfatizzano la dimensione seducente e respingente della donna.
L’esposizione delle cinque opere, alcune inedite, nel DEPOT - Deposito di Arte Contemporanea del Santuario di Ercole Vincitore, è curata da Andrea Bruciati Direttore dell’Istituto e nasce come ricontestualizzazione della personale di Giusy Pirrotta dal titolo Sogni, presentata nel 2024 al MEF - Museo Ettore Fico di Torino.
La mostra di Tivoli prende il titolo dalla evocazione del mito del re etrusco Anio - figura a cui il fiume Aniene deve tradizionalmente il suo nome - e in mostra l’opera in ceramica smaltata dal titolo Testa sciolta, Anio è stata realizzata dall’artista per l’occasione.
Accanto, esposti i lavori dell’ultimo periodo di ricerca di Giusy Pirrotta sull’iconografia del “mostruoso” femminile nella storia, nella mitologia e nella letteratura fino alla contemporaneità: tra questi Aracne, gruppo scultoreo dove la metamorfosi della protagonista del mito diventa metafora della trasgressione dei limiti; Artemide d’Efesia, Breasts Universe, composizione totemica legata all’esperienza autobiografica dell’artista che esplora l’isolamento della donna, confinata nel ruolo di madre e levatrice; Cibele, magna Mater latina, la scultura della dea con espliciti riferimenti alla sfera fisica e sessuale; infine l’opera Testa piangente e candelabri che rielabora l’iconografia simbolica delle mani alchemiche, quali misterioso elemento generatore, in grado di plasmare materia e spirito.
Riguardo al genere femminile, gli aspetti selvaggi, le qualità magiche, la capacità di generare vita e morte sono state considerate nei secoli elementi da controllare e contenere. Giusy Pirrotta sfida con la sua arte la visione di una femminilità empatica e sottomessa, inducendo lo spettatore a far riflettere su quanto il decorso storico abbia profondamente plasmato la percezione della donna nella società, influenzando dinamiche di potere e relazioni di genere.
Info e biglietti Link
Ufficio mostre
villaexhibitions@cultura.gov.it
Ufficio Comunicazione
va-ve.promozione@cultura.gov.it | +39 0774 330329
Ufficio stampa mostre e arte contemporanea
Adele Della Sala | +39 366 4435942
Opere
Aracne, 2024, ceramica smaltata, gruppo scultoreo 16 pezzi, dimensioni totali 250 x 100 x 100 cm
Artemide D’Efesia, Breast Universe, 2023, ceramica smaltata, gruppo scultoreo 5 pezzi, cotone e tessile (2 cuscini) totali 150x40x40 cm
Foto crediti Giorgio Benni
Ero impaurita ora non lo sono più perché tutto passa, 2025, ceramica smaltata, candele, gruppo scultoreo, testa e due candelabri, dimensioni totali 150 x 45x 45 cm
Cibele, 2024, ceramica smaltata, gruppo scultoreo 2 pezzi, dimensioni totali 60 x 40 x45 cm
Foto crediti Giorgio Benni
Testa sciolta, 2025, ceramica smaltata, 45 x 30 x 30 cm









Sotto il segno del Capricorno: la pittura in età adrianea. Giornata di studi

L’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este – VILLÆ (Ministero della Cultura) organizza venerdì 21 febbraio 2025, presso il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli, una giornata di studi dal titolo Sotto il segno del Capricorno: la pittura in età adrianea.
La giornata di studi, curata dal direttore Andrea Bruciati con Veronica Fondi, funzionario conservatore restauratore dell’Istituto, vuole costituire un’occasione di riflessione sullo stato dell’arte relativo alla pittura del periodo adrianeo (117-138 d.C.), ad approfondimento della mostra Sotto il segno del Capricorno in corso a Villa Adriana, al fine di restituire un quadro ampio e articolato del variegato panorama del II secolo d.C. Nell’incontro, come suggerisce il riferimento al Capricorno nel titolo, segno zodiacale caro all’imperatore, viene esaminato il linguaggio artistico di età adrianea, alla cui definizione partecipa anche la dimensione simbolica e astrologica, carica di richiami di straordinaria modernità.
Villa Adriana risulta di particolare interesse per gli studiosi di decorazione parietale. Numerosi ambienti, infatti, conservano ancora tracce di affreschi che, pur ponendo sfide conservative, ci restituiscono un’immagine vivace e variegata della villa; oltre agli stucchi, ai mosaici e ai sectilia, anche la pittura contribuiva infatti in modo significativo alla ricca policromia del luogo.
Sono oggetto dell’incontro studi e indagini trasversali e pluridisciplinari, esito delle molteplici ricerche in atto nel complesso tiburtino e di quelle svolte su testimonianze pittoriche coeve in ambiti diversi, in particolare romano e ostiense, per approfondire gli aspetti estetici, iconografici ma anche qualitativi e tecnici della pittura di età adrianea, le connessioni con i contesti di riferimento e le influenze sulle forme artistiche e culturali successive.
“La particolarità di Villa Adriana – dichiara Andrea Bruciati - risiede nella sua concezione d’insieme: ogni spazio architettonico era pensato per dialogare con la pittura, la scultura e la natura circostante. La ricerca di nuovi codici espressivi, l’incontro tra culture diverse e il desiderio di catturare un’ideologia politica attraverso l’arte presentano interessanti parallelismi con le dinamiche creative attuali. Un universo figurativo complesso, popolato di divinità, eroi e allegorie che celebravano il potere imperiale e ne sancivano la legittimazione. A quasi due millenni di distanza, questo straordinario patrimonio artistico appare ancora sorprendentemente vitale, in grado di parlare profondamente alla sensibilità contemporanea.”
A cura di Andrea Bruciati con Veronica Fondi
Comitato scientifico: Benedetta Adembri, Giuseppina Enrica Cinque, Alessandro D’Alessio, Francesco de Angelis, Marco Fabbri, Stella Falzone
Comitato organizzativo: Viviana Carbonara, Tiziano Latini, Sara Tarissi De Jacobis
info:
Ingresso libero previa prenotazione entro le ore 12.00 del giorno precedente a:
I cammini di Ercole. La transumanza e le comunità locali, le aree protette e i Parchi Letterari

FORUM
I cammini di Ercole.
La transumanza e le comunità locali, le aree protette e i Parchi Letterari
Santuario di Ercole Vincitore (Tivoli)
13 febbraio 2025
ore 9.30
L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e la collaborazione del Comune di Tivoli, raccoglie il 13 febbraio 2025, in un forum presso il Santuario di Ercole Vincitore, le testimonianze di tutti territori della transumanza attraverso le voci delle Istituzioni, i sindaci dei Comuni di Abruzzo e Lazio, i presidenti dei Parchi nazionali e Regionali, ma anche attraverso le professioni che nel settore pubblico e privato hanno come missione la protezione e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico.
Dall’estate del 2024 per volontà dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, il Santuario di Ercole Vincitore con Villa Adriana e Villa d’Este è anche Parco Letterario dedicato a Marguerite Yourcenar, Ludovico Ariosto, Ignazio di Loyola. L’incontro del 13 febbraio vede la partecipazione dei referenti dei Parchi Letterari vicini al Santuario di Ercole Vincitore (Ovidio, Gabriele d’Annunzio, Ignazio Silone, Benedetto Croce) e del presidente dell’Associazione, Stanislao de Marsanich, che hanno il compito di trasmettere il legame tra letteratura e ambiente, inteso anche come luogo dell'ispirazione, completando così il significato più profondo della transumanza quale Patrimonio immateriale dell’Umanità.
Riconosciuta dall’UNESCO, la transumanza non poteva trovare un palcoscenico migliore del Santuario di Ercole Vincitore, forse il maggiore dei complessi sacri dell’architettura romana di epoca repubblicana, realizzato su un terrazzamento a picco sul fiume Aniene, lungo un’antica percorrenza di transumanza che sarebbe poi divenuta la via Tiburtina.
Da Ercole a San Michele i culti legati alla transumanza sono testimoniati da una capillare presenza di templi e santuari lungo i tratturi. Il traffico economico generato in questo importante crocevia era essenziale per tutte le popolazioni dell’Italia centro-meridionale. Per la sua posizione strategica, l’antica città di Tivoli si identificava proprio con il culto di Ercole (Herculaneum Tibur) e lo venerava sia come dio guerriero, sia come protettore dei commerci e delle greggi, l’elemento portante dell’economia tiburtina per molti secoli.
Ma cos’è la transumanza? “Per molti evoca la narrazione poetica di ambientazioni immaginifiche, ispirate dalle parole del poeta abruzzese Gabriele d’Annunzio, e che in diversi passaggi ha evocato questo periodico andare e tornare delle greggi lungo le vie verdi. Ma la transumanza è stata uno degli elementi portanti di un’economia armentizia che ha fatto la fortuna di un intero, vasto, territorio disteso tra Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e Puglia”, ci spiega Nunzio Marcelli, Presidente di APPIA Rete Pastorizia Italiana e fondatore della Cooperativa Asca.
“Abbiamo fortemente voluto questa giornata – conclude il direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, Andrea Bruciati – finalizzata alla valorizzazione dei tracciati tratturali e più in generale di molti segni, materiali e immateriali, della cultura della transumanza, che costituisce da sempre un campo di interesse convergente per numerosi studiosi, anche di diversa provenienza disciplinare, testimoniato da innumerevoli ricerche e pubblicazioni. Il nostro Istituto rappresenta un sistema articolato estremamente complesso, fuso con l'ambito paesaggistico in cui insiste e vive. Diamo grande importanza al sistema unico valoriale di questi luoghi che presentano delle caratteristiche morfologiche ambientali e una stratificazione antropologica incomparabile. Paesaggi comuni alla civiltà della transumanza possono essere pertanto guardati come risorsa, per promuovere uno sviluppo eco-sostenibile del territorio atto a rafforzarne l’identità”.
Ingresso con bigliettazione ordinaria (salvo gratuità e riduzioni di legge)
Info
va-ve@cultura.gov.it
villae.cultura.gov.it
ATELIER.IT / III episodio. Un viatico nelle pratiche pittoriche

ATELIER.IT / III episodio
Un viatico nelle pratiche pittoriche
Una ricognizione sulla pittura italiana, con dieci artisti in mostra selezionati da Andrea Bruciati e Lorenza Boisi
Antiquarium, Santuario di Ercole Vincitore, Tivoli
30 gennaio - 6 aprile 2025
Inaugurazione aperta al pubblico e alla stampa > giovedì 30 gennaio 2025 ore 11.30
L’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este – VILLÆ presenta il terzo episodio di ATELIER.IT. Un viatico nelle pratiche pittoriche.
Dal 30 gennaio al 6 aprile 2025 presso il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli, la mostra propone una ricognizione sulla pittura italiana attraverso l’opera degli artisti Andrea Astolfi, Giulio Catelli, Alessandro Finocchiaro, Andrea Grotto, Sebastiano Impellizzeri, Wu Jilan, Beatrice Meoni, Enrico Pierotti, Chris Rocchegiani e Qi Zhang, selezionati da Andrea Bruciati e Lorenza Boisi.
In linea con la continua indagine sulle forme artistiche contemporanee portata avanti dell’Istituto, con l’obiettivo di valorizzare le esperienze più significative, l’esposizione nasce nell’ambito del progetto Atelier.it, ideato e curato dal Direttore Andrea Bruciati, ogni volta affiancato da celebri artisti nella curatela e nella scelta dei colleghi in mostra.
Dopo Francesco De Grandi e Stefano Arienti, co-curatrice del terzo appuntamento è l’artista Lorenza Boisi.
La volontà di creare questo progetto di mappatura dell’arte contemporanea – dichiara il Direttore Andrea Bruciati – nasce dal desiderio di capire quanti percorsi esistano all'interno del complesso e ricco mondo della rappresentazione pittorica. L’ultimo episodio di Atelier.it risponde tacitamente a questa domanda e fa il punto su quanto sta accadendo nella pittura italiana attraverso il dialogo curatoriale con una delle esponenti più rappresentative. Basti osservare le opere di tutti i giovani - sottolineo giovani - artisti selezionati: i loro lavori lasciano intuire le molteplici espressioni di qualità del nostro panorama, in questo specifico lungo inedito sentiero che collega le nostre necessità culturali e storiche attraverso le problematiche esistenziali degli autori, dove le tele raccontano episodi dei nostri rapporti in diverse declinazioni emotive.
Ho accettato con grande piacere - afferma Lorenza Boisi - l’invito del direttore Andrea Bruciati a contribuire all’iniziativa di ricognizione dello scenario contemporaneo della pittura in Italia. Coinvolgere artisti che possano esprimere una prospettiva di lettura sincronica sulla temperatura generale della loro stessa pratica, è impresa coraggiosa e lungimirante, che porta con sé informazioni diverse sul "fare" curatoriale e sulle possibili interpretazioni di un fenomeno. Una selezione impone necessariamente molte rinunce e approssimazioni… ma la volontà di dare voce critica a figure d’artista tra loro estremamente dissimili permette all'iniziativa Atelier.it di superare la rastremazione inevitabile comportata dagli usuali strumenti autocratici.
Il dialogo curatoriale fra Andrea Bruciati e Lorenza Boisi realizza una puntuale disamina della pittura italiana contemporanea che permette una riflessione critica sul suo stato attuale, attraverso l’esposizione dei dieci artisti in mostra.
Selezionati per il primo episodio, co-curato da Francesco De Grandi, gli artisti Alessandro Aprile, Thomas Braida, Michele Cesaratto, Luca De Angelis, Roberto De Pinto, Leonardo Devito, Luisa Me, Elisabetta Marino, Luigi Presicce, Andrea Respino.
Durante il secondo appuntamento, con la co-curatela di Stefano Arienti, in mostra Simone Berti, Bea Bonafini, Cuoghi Corsello, Paolo Gonzato, Andrea Mastrovito, Edoardo Piermattei, Enrico Tealdi, Eva Chiara Trevisan, Vedovamazzei e Serena Vestrucci.
Info e biglietti Link
Ufficio mostre
villaexhibitions@cultura.gov.it
Ufficio Comunicazione
va-ve.promozione@cultura.gov.it | +39 0774 330329
Ufficio stampa mostre e arte contemporanea
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